MARCIANISE. Nessuno sconto. La Corte di Appello a Napoli ha confermato oggi il verdetto in primo grado Salvatore Belforte, figlio del boss Domenico e per Giovanna Allegretta, nuora del capoclan. I due sono stati condannati anche in Appello rispettivamente a 3 e 2 anni per intestazione fittizia di beni.
Sono accusati di interposizione fittizia di beni, aggravata dalla finalità mafiosa per aver favorito il clan Belforte di Marcianise. La Dda ritiene che alcune proprietà, tra le quali una vettura e una ditta edile, la Cami, siano state intestate a prestanome per evitare sequestri.
Il processo è giunto al termine di un’articolata indagine della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli tesa a ricostruire i beni ottenuti illecitamente dalla famiglia dei Mazzacane e fittiziamente risultati di proprietà di persone a loro vicine.