I pecurari 2.0 si volevano pappare una tangente da 30 mila euro in un Comune

Valle di Suessola/Sannio. Il clan di Santa Maria a Vico, che noi abbiamo definito Massaro 2.0, si voleva pappare una tangente da 30 mila euro in Comune, con la complicità di un esponente del consiglio comunale.

Emerge anche questo dalle indagini coadiuvate dalla DDA di Napoli ed eseguite dalla Finanza di Marcianise.

Il Comune interessato però non si trova in provincia di Caserta ma nel Sannio.

Emerge questo da alcune dichiarazioni spontanee di un imprenditore edile che vantava un credito di poco meno di 200 mila euro con questo Comune.

La notizia arriva al clan Massaro 2.0 e immediatamente si mettono all’opera per spartirsi la somma, avevano già fatto le divisioni. Veniva 10 mila euro a cranio

Questi arrivavano ovunque, ci sono molti contatti tra un amministratore e due esponenti della cosca, roba da far tremare i polsi.

I fatti si riferiscono al settembre del 2019.

Ci sono poi anche altri contatti tra questo amministratore ed un esponente del clan Massaro prima versione, per un’altra vicenda, roba di lavoro.

Da tutta questa storia si evince chiaramente che ci sono delle ingerenze del clan nei pubblici uffici.

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