Maestra indagata per l’omicidio della segretaria, tracce sullo scooter

 

 

CASERTA. Nuovo colpo di scena nell’inchiesta sull’omicidio di Nada Cella, la giovane segretaria massacrata nel 1996 nello studio del commercialista dove lavorava a Chiavari. La polizia scientifica effettuerà il luminol e altre analisi tecniche sul motorino di Annalucia Cecere, l’ex insegnante casertana indagata per omicidio aggravato.

Lo scooter è custodito in un autosoccorso di Cuneo dopo che gli investigatori della squadra mobile di Genova lo avevano sequestrato questa estate. La donna lo avrebbe portato da Chiavari a Boves, in provincia di Cuneo, e lo teneva in un box.

L’elemento chiave

Una testimone, nei giorni successivi al delitto, aveva raccontato di aver visto, proprio la mattina della morte di Nada la Cecere sotto lo studio di Soracco mentre andava via sul suo motorino. Per gli investigatori, coordinati dal procuratore Francesco Pinto e dal sostituto Gabriella Dotto, sul veicolo potrebbero esserci dunque ancora possibili tracce di sangue e di Dna nel caso in cui l’ex insegnante avesse ucciso Cella.

Intanto la procura ha incaricato il genetista Emiliano Giardina, il professore dell’Ignoto 1 di Yara Gambirasio, di estrarre e comparare il Dna trovato in vari reperti. Oltre a Cecere, difesa dall’avvocato Giovanni Roffo, sono indagati il commercialista Marco Soracco e l’anziana madre. Questi due, difesi dall’avvocato Andrea Vernazza, sono accusati di false dichiarazioni al pm per avere mentito sui reali rapporti tra il professionista e l’ex insegnante.

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