Caserta. “L’unguento” si aggiudica il premio “miglior soggetto” della sezione cortometraggi Horror Weird della decima edizione del Festival Internazionale FIPILI Horror, il festival della paura tra cinema e letteratura svoltosi a Livorno dal 29 al 31 ottobre presso lo storico Cinema 4 Mori.
Il cortometraggio del regista casertano Marco Ursillo, scritto dal musicista e produttore Alfred K. Parolino e girato nel 2020, oltre a vincere questo premio è stato accolto molto positivamente nel circuito cinematografico nazionale e internazionale, selezionato, tra gli altri, ai David di Donatello, all’Esoteric International Film Festival in Russia, al Cinema Suono festival a Ravenna e al BCT Festival di Benevento.
《L’unguento – racconta lo sceneggiatore Alfred K. Parolino – narra la storia di una Janara, la strega che popolava i racconti delle comunità contadine della nostra terra. È una storia a carattere esoterico-simbolico che esplora le radici antropologiche del territorio campano》.
Tutte le musiche del corto sono state composte e suonate dallo stesso Alfred K. Parolino, presso il Banana Moon Studio. Mentre per la composizione di “Shanara”, che funge da main theme del corto, importante è stata la collaborazione della cantante newyorkese Karyn Crisis, membro della storica band crossover Crisis.
Il regista Marco Ursillo, entusiasta del risultato ottenuto ha dichiarato: 《È stata una grande soddisfazione vincere questo premio in un contesto di livello internazionale soprattutto perché interamente autoprodotto da Black Check – Rh+ e Banana Moon Studio. La sfida più grande è stata quella di girare tutta la pellicola utilizzando la luce naturale. Una scelta dovuta alla necessità di ricreare un’atmosfera magica e fuori dal tempo》.
Tra i protagonisti del cortometraggio gli attori e le attrici: Giada Cambria e Logan Ferdinandi affiancati da Filomena Campopiano, Fabio Tommaso Marcello, Mariantonietta Cipro, Bjonda Hoxa, Elio Ferdinandi, Luigi Panarello, Paola Pellegrino, Laura Latina, Federica Pascale.
“L’unguento”, seguito da “L’odore del buio” le cui riprese si sono concluse qualche mese fa, è il primo di sette cortometraggi che andranno a comporre una serie antologica a carattere esoterico-simbolico che esplora le radici antropologiche del territorio campano.