Appalti nei Comuni, Schiavone cedono a Zagaria per evitare guerra di camorra

 

SANTA MARIA CAPUA VETERE/CAPUA. Sono verbali scottanti gli ultimi vergati con le parole dell’imprenditore e depositati poche settimane dalla Dda nell’ambito del processo sulle infiltrazioni del clan negli appalti di diversi Comuni della provincia.

In un passaggio chiave Francesco Zagaria, uomo di raccordo tra economia e camorra, con interessi in edilizia e settore alimentare (caseario in particolare) e in grado di influenzare anche le elezioni locali, rivela il prezzo che gli Schiavone furono costretti a pagare per evitare una guerra all’interno dei Casalesi.

Per calmare Michele Zagaria ed evitare una stagione del terrore il clan Schiavone concesse alcuni appalti alla cosca di Casapesenna. In particolare si tratta di interventi alla rete fognaria. Sotto la lente della Dda ci sono le opere assegnate a Grazzanise, ma anche gli appalti di Santa Maria Capua Vetere e, in riferimento ad un altro processo, di Capua. Tutti i lavori monitorati riguardano precedenti amministrazioni.

Il fragile equilibrio tra le due famiglie più potenti dei Casalesi rischiò di rompersi definitivamente proprio sugli appalti e per questo fu raggiunta un’intesa per evitare spargimenti di sangue. Proprio Francesco Zagaria nelle prossime udienze sarà chiamato in aula a confermare quanto evidenziato negli ultimi verbali. Gli ultimi di una lunga serie che potrebbe ancora non essere terminata.

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