Arriva il primo, significativo risultato dell’indagine elaborata dall’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro Vega Engineering di Mestre, il quale ha analizzato attentamente i dati Inail per fornirci un’istantanea dell’emergenza sanitaria nel Paese. Il quadro che ne emerge è abbastanza chiaro e ci permette di consultare le le percentuali del rischio di morte sul lavoro per Covid-19 regione per regione.
Lombardia, Campania, Liguria, Abruzzo, Puglia e Molise sono le zone rosse del Paese, ovvero quelle con il più alto rischio di mortalità perCovid sul lavoro rispetto alla popolazione occupata, in 21 mesi di pandemia. Il rischio di mortalità meno elevato, invece, si registra in Trentino Alto Adige, Basilicata, Sardegna, Toscana, Calabria e Veneto.
Il Veneto risulta essere la regione con il minor rischio di mortalità tra le regioni con il più alto numero di occupati. Infatti, rispetto ad un’incidenza media nazionale pari a 33,3, il Veneto fa registrate un indice di 15,6. Ben lontano dai più preoccupanti valori di Lombardia (43,8) e Lazio (34,6). Tra gli indici più preoccupanti si rilevano quelli di Molise (75,7), Campania (60,7), Abruzzo (53,2) e Liguria (46,6) Puglia (44,2).
Spetta invece alla Lombardia la maglia nera per il maggior numero di vittime sul lavoro per Covid con il 25,6% delle denunce (193 decessi), seguita da: Campania (98 decessi), Lazio (81 decessi), Piemonte (59), Puglia (54), Emilia Romagna (49 decessi), Sicilia (43), Veneto (33), Liguria (28 decessi), Abruzzo (26), Toscana (25), Marche (21), Friuli Venezia Giulia (10), Umbria (9), Molise, Calabria e Sardegna (8), Provincia autonoma di Trento (3), Valle d’Aosta, Basilicata e Provincia Autonoma di Bolzano (2).