Pizzo del clan, verdetto soft grazie a pentimenti: 27 anni per 6 imputati. I NOMI

 

CARINARO/TEVEROLA. Sentenza lampo dopo la requisitoria di queste ore. Il gup ha comminato 4 anni e 8 mesi a Paolo Di Grazia, 4 anni e 8 mesi a Riccardo Di Grazia, 6 anni a Francesco Di Grazia, 2 anni e 8 mesi a Luciano Cantone, 3 anni e 5 mesi a Salvatore Di Domenico, 5 anni e 6 mesi a Mario Sacco.

IL PRIMO LANCIO

CARINARO/TEVEROLA. E’ stata celebrata la requisitoria del procedimento sulle estorsioni ai danni dell’attività dell’agro aversano.

Il pubblico ministero della Dda ha invocato 8 anni per Francesco Di Grazia, 6 anni per Mario Sacco, 5 anni per Paolo Di Grazia, 5 anni per Riccardo Di Grazia, 5 anni per Salvatore Di Domenico e 3 anni e 4 mesi per Luciano Cantone. Tranne per i primi due sono state invocate pene più miti, in quanto si tratta di collaboratori di giustizia.

La requisitoria arriva addirittura a 13 anni dall’operazione, portata a termine nel 2008 dai carabinieri del reparto territoriale di Aversa nelle zone di Carinaro e Teverola. La contestazione dell’associazione mafiosa per questo gruppo è recente. Determinati furono le parole dei primi pentiti che svelarono sia i nomi delle ditte sottoposte alle richieste estorsive che i segreti della faida, compreso il terreno utilizzato dalla camorra come “cimitero” dei nemici.

Nel collegio difensivo gli avvocati Gaetano Laiso, Rachele Merola e Giuseppe Tessitore.

 

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