“Sarà arrestato come un mongoloide”. Ma la profezia dei Morgillo boys non si avvera

San Felice a Cancello. Nelle intercettazioni ambientali ai danni dei ragazzi che facevano parte della gang del ras della droga Gennaro Morgillo, emerge uno spaccato significativo dell’ambiente dei pusher, sempre pieno di rivalità.

Si mettono a parlare con la cimice nell’auto e si discute di un pusher, residente nei pressi di un supermercato che continua a vendere nonostante questo maxi negozio abbia un sistema di videosorveglianza davvero notevole.

 

“Prima o poi sarà arrestato come un mongoloide, i carabinieri vanno sempre là a prendere le immagini”.

 

Il tutto viene fuori dall’intercettazione ma nella realtà dei fatti la profezia non si avvererà, invece saranno loro ad essere arrestati.

Erano preoccupati in quanto questo soggetto a volte si riforniva proprio da loro, che erano i Morgillo boys.

Poi si parla anche di un barbiere: “Tutti i pregiudicati di San Felice vanno là e che sta pieno di prenotazioni per fare i capelli”.

In effetti c’è nella zona centrale della cittadina un barbiere dove sono soliti andare tutti i delinquenti del territorio, sicuramente sarà uno che farà dei particolari tipi di tagli.

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