Cashback 2022, brutte notizie per gli imbroglioni dello scontrino: cosa cambierà

Non manca ormai molto alla decisione del governo Draghi in materia di Cashback, l’iniziativa partita all’inizio di quest’anno pensata per incentivare i pagamenti senza denaro contante, attraverso la restituzione di una percentuale di quanto si è speso.

Brutte notizie, quindi, per quelli che in questa sede definiremo come gli imbroglioni dello scontrino. Alcuni, infatti, sfruttando furbamente il sistema del rimborso, si sono recati di notte nelle pompe di benzina per dilazionare il pieno in tanti piccoli pagamenti.

Anche se non si conoscono ancora le misure pensate per contrastare questo fenomeno, è lecito aspettarsi che qualcosa cambierà. Per adesso si vocifera, infatti, di un limite di spesa minimo o di un timer che dovrebbe impedire di effettuare operazioni troppo spesso.

Il Cashback 2022, inoltre, sarà volto a privilegiare maggiormente le fasce della popolazione con reddito medio-basso e dovrebbe prevedere un numero minimo di transazioni da effettuare per ricevere il rimborso più basso di quello precedente.

Insomma, la misura, che ha già fornito una spinta notevole al mercato cashless, impedirà di poter giocare in modo disonesto col sistema degli scontrini, ma dovrebbe riuscire a concentrare le agevolazioni in quella parte della popolazione che ne ha maggiore bisogno.

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