Il clan Massaro 2.0: l’ultima evoluzione ed i proventi del business della droga

Valle di Suessola. Sono anni che nelle relazioni della DIA, accostato alle mappe di Santa Maria a Vico e San Felice, per ciò che concerne la sfera di influenza dei clan, compare il cognome Massaro.

Si tratta della storica cosca originatasi da una singola famiglia che ha preso il sopravvento negli anni 90′, molti dei quali (non tutti chiaramente) si sono pentiti.

Non stiamo dicendo che è sbagliato ma probabilmente è riduttivo e non è detto che più avanti possa essere utilizzata anche un’altra terminologia, come avveniva in passato.

Anzi secondo noi a Massaro oggi andrebbero aggiunti almeno altri due cognomi per rendere meglio l’idea dello stato dell’arte.

Ci riferiamo a tutta l’area che inizia da Santa Maria a Vico, precisamente dall’incrocio con via Colle Puoti e lungo la direttrice dell’Appia e che  arriva fino al ponte di ferro, cioè Arpaia e quindi anche Forchia, in totale 5 Comuni.

Lo abbiamo già detto Forchia ed Arpaia sono state letteralmente colonizzate dalle famiglie sanfeliciane e santamariane, in tanti si sono trasferiti da quelle parti e molti continuano a delinquere, in particolare nel settore della droga e non solo.

Infatti il business dello spaccio di stupefacenti è sicuramente uno dei capisaldi ma non l’unico, c’è una parte di questo clan che si è evoluta ed è entrata a gamba tesa anche in altre sfere, ha riciclato i proventi in attività sicure. E poi il pizzo con gli storici “contribuenti” che versano da anni le stesse quote.

 

Anche l’usura

 

I sanfeliciani sono dei veri e propri specialisti nel far girare i soldi, spacciatori e cravattari incalliti, sono riusciti ad investire anche in altri mercati, a cominciare dagli introiti arrivati grazie allo spaccio di lungo corso.

Secondo le ultime indagini si sono avvicinati anche agli enti locali, infatti di recente abbiamo parlato di un politico della zona del Sannio che è stato intercettato a lungo e che ha incontrato esponenti ascrivibili al clan Massaro 2.0.

Poi ci sono delle informative anche relativamente al cimitero di Santa Maria a Vico, e anche qui ci sono diversi colloqui contenuti nei verbali delle forze dell’ordine, in particolare della Finanza.

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