Green pass sul lavoro: è tempo di rivoluzione grazie ad una nuova app

Il Green pass obbligatorio nelle aziende private e pubbliche ha da subito fatto sorgere dei dubbi legati ai controlli, i quali si teme potrebbe causare code lentissime all’ingresso a causa dei sistemi utilizzati, non ancora così all’avanguardia dal punto di vista tecnologico.

Fino ad ora, infatti, si pensava che sarebbe stato necessario esibire il Green pass quotidianamente per sottoporlo al sensore di uno smartphone sul quale era installata ‘Verifica C19’, un’applicazione dotata di scanner per QR code. Adesso, invece, grazie a una nuova app sviluppata dalla società Sogei, potrebbe essere tempo di rivoluzione per la sicurezza sul lavoro.

Il nuovo sistema dovrebbe consentire la verifica mediante un’analisi da remoto dei codici fiscali dei dipendenti. In questo modo, potrebbe quindi non essere più necessario mettersi in fila tutte le mattine armati del proprio telefono cellulare. Un bel risparmio in termini di tempo.

Scatterà infatti il prossimo 15 ottobre l’obbligo da parte delle aziende di accertarsi che i propri dipendenti siano in possesso del tanto chiacchierato certificato verde. Ma come potrà la nuova applicazione non violare le norme della privacy, secondo le quali non è possibile, per le aziende, entrare in possesso dei dati sulla situazione sanitaria del dipendente?

E’ presto detto: i codici fiscali sono, com’è risaputo, associati alla tessera sanitaria. Quest’ultima, poi, contiene un codice alfanumerico, entrando in possesso del quale non sarà possibile in alcun modo risalire al suo proprietario. L’aggiornamento è contenuto nella bozza di decreto che dovrebbe essere approvato tra il 9 e il 10 di ottobre.

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