MONDRAGONE. La Corte di Appello di Napoli ha emesso ieri la sua sentenza nei confronti di Alessandro Sbordone, Antonio Miraglia e Vincenzo Palumbo, ritenuti vicini ai gruppi malavitosi Fragnoli-Gagliardi, ma coinvolti in una vicenda che attiene più alla sfera sentimentale che a quella criminale.
La pensano così anche i giudici che infatti in secondo grado hanno escluso l’aggravante mafiosa e ridotto le condanne, cristallizzando addirittura una prescrizione del reato.
Passa da 5 anni e 4 mesi a 4 Miraglia, mentre a Palumbo vengono inflitti 5 anni e 6 mesi rispetto agli 8 anni e 6 mesi di partenza. I due erano accusati però di estorsione nei confronti di un assicuratore. Prescrizione invece per Alessandro Sbordone, che in primo grado era stato condannato a un anno e mezzo. Secondo l’accusa era stato spinto da un ras di Mondragone a picchiare un extracomunitario, reso di aver mostrato alla consorte dell’elemento di spicco del clan una foto scattata durante la latitanza che lo ritraeva con una presunta amante.
Grazie al fatto che si trattava di motivi sentimentali e non legati alle dinamiche criminali (impossibile quindi applicare la finalità mafiosa) per il presunto esecutore Sbordone è scattata la prescrizione. Nel collegio difensivo gli avvocati Gaetano Laiso e Giuseppe Tessitore.