CASERTA. Nell’indagine sullo spaccio di droga tra il capoluogo e Maddaloni viene contestato al giovane ras Andrea Zampella anche un altro episodio dai contorni c’è anche l’incendio alla sala scommesse Goldbet di via Acquaviva a Caserta.
Un tale “Francuccio”, non ancora identificato, è stato incaricato di appiccare l’incendio al punto per la raccolta delle giocate. A lui sarebbe stata fornita anche una bottiglia di plastica piena di benzina che sarebbe stata poi usata.
Il raid incendiario è infatti materialmente avvento a Caserta il 12 agosto 2019 e le telecamere della vicina area di servizio hanno ancora immortalato un uomo intento a riempire la bottiglia di benzina utilizzandola come liquido infiammabile. Per la Dda di Napoli che conduce le indagini sulla gang dello spaccio il mandante di quell’azione sarebbe stato proprio Andrea Zampella: venerdì il 27enne casertano, recluso nel carcere di Secondigliano, non si è però voluto esprimere nemmeno su quest’episodio scegliendo di avvalersi della facoltà di non rispondere. Domani sarà sentita la moglie Marlena Mazgaj, ristretta ai domiciliari e difesa dall’avvocato Giuseppe Foglia.