L’impatto ambientale di officine e autolavaggi: militari allarmati dagli sversamenti abusivi

CASERTA. Sono tante e molto precise le normative da rispettare nelle officine e gli autolavaggi per la salvaguardia della salute dell’uomo e dell’ambiente. Sono attività, queste, per i materiali e i prodotti indispensabili alla professione, ad alto rischio di impatto ambientale.

Proprio per questo motivo, i militari sono in allerta ed effettuano periodicamente dei controlli al fine di accertarsi che tutto venga eseguito secondo la prassi stabilita dalla legge. Uno dei pericoli più grandi viene dal fenomeno degli sversamenti abusivi.

Per quanto riguarda le officine, la grana riguarda soprattutto gli oli esausti. Per lo smaltimento di questi ultimi, infatti, ci sono degli appositi contenitori da consegnare alle aziende che si occupano della raccolta e che sono iscritte al Consorzio Obbligatorio Nazionale di raccolta. Non di rado, però, per sbarazzarsi dei materiali in eccesso, si ricorre a dannosissime pratiche illegali.

Anche gli autolavaggi lavorano con sostanze molto pericolose per l’uomo e per l’ambiente. Stiamo parlando innanzitutto dei detergenti utilizzati per la pulizia delle automobili. Ne esistono (e sono ormai facilmente reperibili sul mercato), infatti, di completamente ecologici o a scarsissimo impatto ambientale, dall’efficienza del tutto analoga a quella degli omologhi chimici.

Numerose le segnalazioni su tutto il territorio della provincia di Caserta da parte degli attivisti sul fronte ambientale. Nel mirino anche le batterie delle automobili e i vecchi pneumatici, i quali, purtroppo, finiscono ancora troppo spesso all’interno di roghi abusivi, collaborando alla distruzione dell’ambiente e al deterioramento dei delicati equilibri climatici.

Exit mobile version