Ricatti hot ai clienti della escort, inchiesta si allarga: 9 indagati. RESIDENZE E I DETTAGLI

 

CAPODRISE/RECALE/MARCIANISE. Si allarga l’inchiesta sui ricatti a sfondo sessuale in provincia di Caserta. Oltre alle tre persone raggiunte da misura cautelare (2 ai domiciliari e un obbligo di firma) ci sono infatti anche 6 indagati a piede libero.

Le persone coinvolte sono residenti a Marcianise, Capodrise (3), San Cipriano d’Aversa, Casal di Principe, Recale, Portico di Caserta e Grazzanise. Ai domiciliari ci sono una 53enne di Recale e un giovane sui 30 anni di Capodrise, mentre un 50enne sanciprianese ha l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

Il sistema

Il meccanismo ideato dagli indagati erano semplice: dopo aver concordato con alcuni uomini prestazioni di natura sessuale la donna provvedeva a documentare con fotografie e registrazioni audio gli incontri con i malcapitati clienti minacciando poi la divulgazione del materiale per estorcere somme di denaro. Le richieste estorsive erano avanzate dalla donna anche con la complicità degli altri indagati in modo da rafforzare l’efficacia intimidatoria nei confronti delle vittime che finivano per cedere al ricatto.

 

I reati

Sono accusati di estorsione in concorso nei confronti dei clienti della escort, insospettabili amanti del proibito e residenti tra Marcianise, Caserta, San Nicola la Strada, Grazzanise e Vitulazio. I fatti si sono svolti a Recale dove c’era l’alcova.

L’inchiesta ha consentito di accertare una seriale dinamica estorsiva, consistita nel documentare fotograficamente e mediante fono-registrazione incontri di natura sessuale, a pagamento, tenuti dalla recalese con alcuni clienti, persone poi ricattate per trarre profitto economico, dietro la minaccia di divulgare il materiale fotografico ed i files audio relativi alle relative prestazioni sessuali.

 

 

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