Santa Maria a Vico/San Felice a Cancello/Arienzo. Interrogatorio in carcere per i 5 arrestati dalla Guardia di Finanza di Marcianise due giorni fa.
Ad operare i pm della DDA di Napoli Francesco Landolfi e Raffaele Francesco.
Nel carcere di Santa Maria Capua Vetere è stato ascoltato il personaggio principale dell’inchiesta per usura, il ras Alessio Biondillo, 44enne sanfeliciano di via Ponte Trave che si è avvalso della facoltà di non rispondere.
Nel carcere di Secondigliano è stato ascoltato l’imprenditore vicano Vincenzo Guida, 37enne, anche lui si è avvalso della facoltà di non rispondere.
Nello stesso penitenziario è stato ascoltato il 58enne pregiudicato Clemente Crisci di via Cupa San Marco, alias ‘o semmentone che ha reso dichiarazioni spontanee, cercando evidentemente di chiarire la sua posizione.
Sempre nello stesso carcere è stato ascoltato il 41enne pregiudicato Angelo Crisci di Arienzo, detto Angioletto della ferramenta che dovrebbe essersi avvalso della facoltà di non rispondere.
Infine nel carcere di Avellino, dove è detenuto dal 21 luglio Andrea Di Caprio, 41enne sanfeliciano residente a Santa Maria a Vico, autista di Alessio Biondillo, si è avvalso della facoltà di non rispondere.
L’inchiesta della Guardia di Finanza nasce da una discussione avvenuta a casa di un imprenditore di Caserta in cui c’è Vincenzo Guida, titolare del discopub ‘Smav’.
Si tratta di un’intercettazione ambientale del 28 agosto 2019 che dà il là all’apertura di un fascicolo che porta gli uomini della Finanza di Marcianise a scoprire un giro di usura che vede come vertice assoluto il ras e narcotrafficante Alessio Biondillo.
Nello specifico in questa inchiesta sono due le vittime, una persona di Santa Maria a Vico ed un barista-ristoratore di Cicciano che conosceva Clemente Crisci da parecchio tempo.
Biondillo entra in tutte e due le vicende. Nella prima invece ad agganciare la vittima è Angioletto Crisci della ferramenta.