L’universo del collezionismo è sicuramente molto affascinante per tutti quanti quelli che, guidati dalla passione, ogni anno sono disposti a spendere cifre molto elevate per aggiudicarsi un pezzo molto raro e di valore. C’è da tenere a mente, però, che questo mondo può nascondere delle vere e proprie occasioni anche per quelli che, pur non interessandosene, possono trovarsi in possesso di una moneta preziosa.
Ma a quale conviene, dunque, prestare maggiore attenzione? La 50 lire, ad esempio, che è stata per tanti anni molto presente nei portafogli di tutti gli italiani, dopo l’immissione dell’euro ha iniziato a vivere una seconda vita nelle collezioni dei privati. Parlando di questa moneta non si può non citare l’edizione “Vulcano”: quella coniata nel 1954 ha un valore che si aggira tra i 300 e i 1500 euro; l’edizione del 1955, invece, più comune, è possibile rivenderla all’incirca sugli 80 euro cadauna.
La moneta più ambita dai collezionisti, però, è un’altra. Stiamo parlando della 50 lire che nel gergo dei collezionisti è definita “Incudine”, per via dell’incisione che si può notare su una delle due facciate. Basti pensare che questo esemplare, nell’anno 2000, fu venduto per la cifra astronomica di 48 milioni di lire, equivalenti a 25mila euro di oggi. Occhio quindi a vecchi cassetti e portafogli: attenzione a non lasciarsela sfuggire!