San Felice a Cancello/Forchia. E’ il 19 ottobre del 2019 e il 39enne Clemente Saccavino detto Messi è in un periodo d’oro.
Quasi si stupisce di quanto sta vendendo, e così le scorte terminano e resta senza fornitura.
Ne parla col 38enne compaesano di Forchia, Marco Migliore, indagato a piede libero nel procedimento a carico della gang dei signori della droga: “Questi spendono sempre! Hai capito com’è? Ma come è possibile questo fatto? Pare che spendono di più.
Ora sono rimasto un’altra volta a piedi (senza droga), come devo fare?
E dopo faccia un’altra scappata! E che devo fare? Quello a Cancello fa schifo, proprio la da questo. I capelli non li sa fare proprio”.
E così si decide di cambiare fornitore per via della richiesta imponente dei clienti.
Evidentemente la monnezza che gli avevano dato i sanfeliciani nelle ultime settimane non era di loro gradimento e Affinita non rispondeva a telefono, inoltre il Saccavino tira in ballo anche il fatto che hanno cambiato da poco fornitore.
Così decidono, a loro volta, di cambiare fornitore e la trovano a 45 euro al grammo.
Il viaggio viene quindi organizzato e i carabinieri decidono di fare un servizio di appostamento per stanare Messi.
Infatti avevano sentito che i due sarebbero partiti da un bar di Forchia attorno alle 17 e 30 e che avrebbero percorso la strada interna che passa per la frazione Capodiconca di Arienzo.
In effetti la Rover 75 di Messi transita alle 17 e 55 su via Appia altezza semaforo di Forchia e dentro ci sono entrambi.
I due vanno a prendere la droga e rientrano alle 19 e 15 quando incocciano i militari della stazione di Cancello.
Saccavino butta la droga dal finestrino e successivamente viene intercettato presso un bar del suo paese ed arrestato. Contemporaneamente viene ritrovata la droga in un contenitore di cellophane, si tratta di 21, 15 grammi di cocaina.
Addosso aveva 250 euro e la perquisizione domiciliare dava esito negativo.