PRESENZANO. La denuncia era partita da alcuni minori, nel dicembre dello scorso anno, trascinando nello sconforto una comunità intera che vedeva in don Gianfranco Roncone un punto di riferimento. Come riportato dall’edizione di oggi de Il Mattino di Caserta, però, sotto richiesta dei suoi avvocati, Renato Jappelli e Dario Mancino, il parroco ha ottenuto la revoca degli arresti domiciliari.
Era stato il giudice Marcello De Chiara, al principio di aprile, a disporre la detenzione domiciliare per Roncone, confinandolo in un’abitazione di sua proprietà sita in Sparanise, a seguito delle indagini condotte dalla IV sezione della Procura di Napoli, con l’ausilio dei carabinieri di Vairano Patenora, questi ultimi guidati dal maresciallo Palazzo.
Le forze dell’ordine, nel corso di una notte dell’agosto 2020, notarono il parroco mentre viaggiava in auto in compagnia di un minore del posto: questo l’episodio che diede il via alle indagini, le quali hanno richiesto l’aiuto anche di quanti, per primi, avevano coraggiosamente denunciato gli abusi.
L’ex parroco di Presenzano, comunque, è chiamato a rispettare l’obbligo di dimora a Sparanise, suo paese di origine nel quale è tornato a risiedere da quando, come già anticipato, gli era stata imposta la pena degli arresti domiciliari.