AGGIORNAMENTO.
E’ lo stesso don Giuseppe Di Bernardo ad annunciare che il caso che è risolto:
“Il colpevole J.Z. . è stato individuato.
Lo sapevano pure le pietre, è lo stesso dello scorso anno ovviamente: scrisse “w la f..a” sulla lastra di marmo settecentesca del portale della chiesa madre, tentò di appiccare il fuoco ma venne distolto dai passanti.
E’ anche quello che fa la pipì ovunque, pure sul portone della chiesa, che rompe le buste dell’immondizia fuori al bar di fronte la chiesa e sversa i rifiuti sul sagrato, che imbratta i muri delle case e del cimitero di Capodrise, che bestemmia come un cane dio e i santi ovunque… tutto sempre opportunamente denunciato per iscritto a chi di dovere.
Grazie alle telecamere del comune questo è stato nuovamente possibile: la sua identità è stata riconosciuta.
Speriamo però non finisca come le altre volte… altrimenti sarebbe assai complicato e chissà nella notte tra il 1 e il 2 agosto del 2022, o prima, potremo ad opera sua piangere qualcuno o indignarci davvero! Continuiamo a pregare per lui e a sperare che ognuno faccia sul serio la propria parte.
un abbraccio!
Questa volta per il restauro del portone della chiesa, diversamente dagli altri danni subiti, sarà aperta una colletta cittadina e non provvederà da sola la chiesa ovviamente. Se il problema ce lo dobbiamo tenere a forza, allora tutta la collettività pagherà i danni”.
Capodrise. L’amarezza di don Giuseppe Di Bernardo, parroco della chiesa di Sant’Andrea Apostolo, oggetto delle attenzioni di un piromane. Ieri sera è stato dato fuoco al portone d’ingresso. Danni non gravi, ma resta il gesto davvero deplorevole. Siamo certi che in breve si chiuderà il cerchio.
Il prelato era fuori Capodrise per una breve vacanza.
Nel cuore della notte le sirene di polizia e di vigili del fuoco hanno attirato l’attenzione sul sagrato della Chiesa di S.Andrea Apostolo. Esattamente dopo un anno “qualcuno” faceva danno! Lo scorso anno nella notte tra il 1 e il 2 agosto un tale (poi individuato) scriveva frasi inneggianti l’organo genitale femminile sugli antichi marmi della Chiesa e tentava di dare alle fiamme il portale ligneo. Esattamente dopo un anno, nella notte tra il 1 e il 2 agosto, “un ignoto” (per ora) tentava di dare alle fiamme, con liquido incendiario, il portale ligneo della Chiesa.
Gli inquirenti faranno le loro indagini… la nostra Comunità, di cui sono parroco, è in questo momento assai ferita, nuovamente ferita! Essa è attaccata alle sue Chiese, di solida tradizione religiosa, rispettosa dei suoi sacerdoti. Non merita di essere alla ribalta della cronaca per questi indegni gesti che ripeto la feriscono… ci feriscono. Le porte si aggiustano, i marmi si restaurano… ma le ferite rimangono! Ci vorrà tempo. Non giudichiamo nessuno, anche perché chi fa queste azioni di certo ha bisogno della nostra preghiera, sostegno… non del nostro giudizio. Questo ci sarà e gli organi preposti ci penseranno. Intanto grazie a don Lievin, che in questo periodo di mia assenza presidia la Comunità, agli organi di Polizia Locale e di Stato, ai Vigili del Fuoco, ai volontari accorsi questa notte. Tutti vi saluto e aspettiamo l’evoluzione delle indagini.