Primi interrogatori per gli arrestati: giravano molti soldi. Lo scambio di droga con il pizzaiuolo

AGG. Il più anziano della truppa, l’arienzano Nicola Salvatore di via Cappuccini ad Arienzo, difeso dall’avvocato Michele Balletta ha invece risposto alle domande negando ogni addebito.

Salvatore ha riferito di non avere nulla a che fare con questa gente e che la droga era per uso personale.

Per un procedimento simile a Santa Maria a Vico era stato assolto già in precedenza, anche questo ha aggiunto.

 

 

San Felice a Cancello. Oggi giornata di interrogatori per le persone coinvolte nell’operazione di mercoledì mattina che ha portato all’arresto di 11 persone accusate di associazione e spaccio di droga.

Clemente Pelaggi, Salvatore Napolitano, Rino Gagliardi e Luca Affinita, difesi dall’avvocato Clemente Crisci, sono stati ascoltati in carcere e si sono avvalsi della facoltà di non rispondere.

E’ stato invece ascoltato in Procura Mirko Piscitelli, sottoposto agli arresti domiciliari, dove si è presentato con il suo avvocato Orlando Sgambati.

Anche il pusher di via Fosse si è avvalso della facoltà di non rispondere.

Davvero imponenti i quantitativi di droga gestiti dall’organizzazione, nell’ambito della quale giravano tanti soldi.

 

Il 2 agosto 2019, Alessio Biondillo aveva acquistato  una partita di droga di circa 650 grammi e ne parlava davanti la sua pizzeria con Gagliardi Rino: “Guaglio questo mi ha portato 650 grammi”.  I due si stavano accordando su come dividerla, perché ‘o pizzaiuol ha parecchie richieste.

Alessio dice: “300 a me e 250 a te”. In questo caso è hashish.

Nel proseguo del discorso indagati si accordano per effettuare lo scambio nel primo pomeriggio: “Dai alle 2”.
Successivamente poiché Gagliardi  era ancora debitore di Biondillo per la somma di €1000, chiede al 44enne di via Ponte Trave di aspettare la settimana prossima in modo tale che sarebbe riuscito a racimolare ulteriori 5/6 mila euro: “Io ti sto dicendo se martedì appariamo… io ti do 5/6 mila euro”.
E con gli altri soldi versati da Biondillo avrebbero potuto acquistare in società altri 400 grammi di sostanza stupefacente.

SEGUE AGG.

 

 

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