Jabil, emergenza senza fine: il presidio in Regione e le richieste

 

Marcianise. Questa mattina si è tenuto presso la Sede della Regione Campania un presidio delle Federazioni dei metalmeccanici di Caserta FIM-FIOM-UILM unitamente alle Federazioni regionali della categoria e alle Confederazioni CGIL-CISL-UIL di Caserta e della Campania.

 

Al centro dell’iniziativa di lotta dei metalmeccanici casertani la vicenda annosa della JABIL di Marcianise e la necessità di una politica di reindustrializzazione del sito per rilanciare produzioni e occupazione.

 

La delegazione sindacale ha incontrato l’Assessore regionale Marchiello al quale le organizzazioni sindacali casertane, in uno con quelle regionali, hanno posto la necessità inderogabile di una seria politica industriale sistematica per il territorio casertano a partire dalla difesa e dalla valorizzazione di un apparato produttivo importante nel quale operano settori strategici per la nostra provincia.

 

Si tratta quindi non solo di inseguire la crisi industriale a cui la pandemia ha dato ulteriore impulso e di trovare risposte che fronteggino l’emergenza, ma anche e soprattutto di costruire una visione e un progetto di rilancio e di futuro per la presenza industriale nel territorio casertano, mettendo in campo progetti e risorse nel contesto più generale del sistema Paese e delle grandi opportunità che possono derivare dal PNRR e dal Recovery fund.

Tutto questo è possibile solo mettendo insieme, ognuno nel proprio ruolo ma facendo rete e squadra, tutti i soggetti operanti nel territorio: organizzazioni sindacali, organizzazioni imprenditoriali, istituzioni, Università, e creando una cabina di regia presso la Regione per monitorare la situazione del territorio, i progetti di sviluppo, la loro implementazione.

E’ questa l’unica strada seria e utile per lavorare ad una strategia di sviluppo industriale, economico e occupazionale che rilanci il territorio casertano e dia da un lato certezze alle lavoratrici e ai lavoratori e dall’altro un prospettiva di futuro ai giovani, in mancanza della quale continuerà l’esodo verso altre regioni e altri Paesi con la conseguenza di un grave depauperamento della provincia di Caserta

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