Cervino. La rabbia sui social dell’ex vicesindaco Biagio Bias Di Nuzzo, che ha risposto a qualche suo concittadino che aveva commentato la sua possibile (e probabile) candidatura a primo cittadino alle prossime elezioni.
Un profilo fake intestato addirittura a Vincenzo Ferreri, con la foto del santo con tanto di aureola.
Un attacco frontale con il quale la persona dietro la tastiera si chiedeva cosa avesse fatto Di Nuzzo negli ultimi 12 anni (Bias è sceso in campo nel 2009 con il fu Carlino) in cui è stato protagonista a Cervino (primo degli eletti ad ogni tornata).
Ecco uno stralcio: cosa ha fatto per Cervino? Ormai sono 12 anni che è in prima linea, ma cosa ha fatto? Si rende conto che il paese è distrutto?
Questa la risposta dell’infermiere in servizio all’ospedale di Marcianise: “Vincenzo Ferreri, buona sera. È palese a tutti che lei si nasconde dietro al nome del nostro Santo Patrono, e che non ha “le palle” di mostrarsi per un dibattito. Prima che lei alzi il dito, o meglio, abbia insinuato qualcosa, voglio consigliarla di candidarsi, sempre se ha “le palle” per farlo.
Io ho intenzione di farlo, e durante quell’occasione avrò modo di mostrare, non a lei, ma a tutto il popolo di Cervino, ciò che le amministrazioni di cui ho fatto parte, hanno fatto, ciò che era stato programmato ed anche tutti i bastoni fra le ruote che nel corso degli anni abbiamo subito. Se non si entra nell’ottica che chi sta in minoranza deve fare un’opposizione costruttiva, e non distruttiva, il paese non migliorerà mai. Aggiungo dunque che il mio invito è quello di informarsi meglio, e non fare solo chiacchiere.
Sono sempre stato una persona che ha cercato di mettersi a disposizione della gente, dei miei concittadini, mettendoci la faccia, impegno e dedizione. Dietro una tastiera siamo tutti professoroni”.
Una risposta a tono quella del Biasone con grande convinzione, scritta anche abbastanza bene, a questo punto sembra palese che Di Nuzzo si sia già organizzato anche con uno staff della comunicazione in vista della campagna elettorale, un indizio in più che conferma la sua grande convinzione di tentare il grande passo.