CASAL DI PRINCIPE. Era l’8 febbraio 2020, Valerio Taglione chiese ai volontari di CasaleLab di proseguire la battaglia, avviata già da tempo dal Comitato Don Peppe Diana, contro il gioco d’azzardo, troppo spesso causa di eventi e situazioni drammatiche per i diretti interessati e per le loro famiglie. Il gioco d’azzardo ha avuto negli ultimi anni uno sviluppo enorme nel nostro paese.
Ammonta a circa 108 miliardi di euro il fatturato annuo ricavato da lotterie, slot machines, centri scommesse e giochi d’azzardo di varia natura che, in questi anni, a ritmi sempre più frenetici, sono stati immessi nel mercato. In misura proporzionale alla crescita del settore sono aumentati i costi sanitari, sociali, relazionali e legali del gioco d’azzardo: in mancanza di rilevazioni e ricerche epidemiologiche precise le “vittime” dirette del gioco d’azzardo – i giocatori patologici o ad alto rischio di dipendenza – sono stimati in oltre un milione.
Grazie al supporto e nella sede del Comitato Don Peppe Diana, il 18 giugno alle ore 18.30 affronteremo il tema con Don Armando Zappolini, referente nazionale della campagna “mettiamoci in gioco”; Giulia Migneco, referente nazionale della comunicazione di Avviso Pubblico; Tina Caputo, vicepresidente CSV Assovoce; gli amministratori del territorio e varie organizzazioni del terzo settore. L’evento rappresenta l’incontro conclusivo della III edizione del Corso di Formazione Politica e Cittadinanza Attiva organizzato da CasaleLab.
Si svolgerà all’aperto e in presenza, con le dovute misure e precauzioni, presso Casa Don Diana, in via Urano, 18. Il tema del gioco d’azzardo e della ludopatia sarà affrontato dai vari relatori ed amministratori che da tantissimo tempo provano a contrastare questo fenomeno, inoltre, l’obiettivo materiale dell’incontro consisterà nella stipula di un protocollo d’intesa i cui firmatari saranno i vari enti del terzo settore e le amministrazioni: CasaleLab, Comitato Don Peppe Diana, CSV AssoVoce, Coordinamento campagna “Mettiamoci in gioco”, Libera Caserta, Università Federico II di Napoli, Comune di Aversa e Comune di Casal di Principe. Attraverso questo progetto si accende la speranza di ottenere un risultato concreto che sia una valida risposta alle esigenze delle famiglie di tutta la comunità.