La confessione del consigliere ribelle: “Hanno provato a intimidirmi”

 

MARCIANISE. Tiene banco in queste ore lo sfogo del consigliere comunale Raffaele Delle Curti, eletto in maggioranza ma poi staccatosi da Velardi.

Ecco il post pubblicato in queste ore e che sta facendo molto discutere: “Stamattina un amico mi ha chiesto: Raffaele sono 10 giorni che non leggiamo di tue proposte e non sentiamo di tue iniziative? È Tutto ok? Prima di tutto sono talmente felice che nulla mi può scalfire. Tra poco nascerà Domenico e mia moglie (Federica Belardo) mi renderà l’uomo più felice del Mondo.

 

In secondo luogo è vero sono 10 giorni che mi sono messo in modalità silenzioso (in silenzio stampa)ma c’è un motivo, anzi 4: 1. Ho dovuto recuperare un po’ di proposte insieme a Lina Tartaglione e al gruppo di Marcianise Futura e che stiamo per presentare; 2. Ho studiato tutta una serie di atti che non mi convincono e di cui vi parlerò a breve. 3. Ho lavorato a delle Nuove Idee per la nostra comunità (una in collaborazione con Lele Salzillo e il gruppo Giovani per Marcianise). Il 4* è che hanno cercato di spaventarmi, hanno cercato di intimidirmi. Mi vogliono Zitto e Muto, anzi Zitto e Buono. E allora ho fatto come volevano, sono stato Zitto e Muto e ho lasciato parlare loro.”

 

“Li avete visti, li avete letti? Io ho cercato di non farlo. In molti mi hanno scritto sottolineando una mediocrità imbarazzante. La verità è che quando non parlano degli altri, giudicando e dando patenti di moralità, quando non parlano della pagliuzza nell’occhio degli altri, fanno figuracce senza fine. Alcuni mi consigliano di continuare a stare Zitto e Buono. Mi dispiace non posso e non riesco a farlo. Sono e sempre sarò un Marcianisano Vero, testardo come un mulo e dignitoso come un cavallo. All’Università mi chiavano “cavallo pazzo”, che poi ho scoperto essere il significato del primo nome di Nelson Mandela,Rolihlahla. (Molto umilmente… è sempre stato il mio idolo). Ma davvero credete che un paio di post creati ad arte ci possano spaventare? Noi siamo Marcianisani…! Ricominciamo come abbiamo fatto dal primo giorno. Presentando proposte e lavorando per la città. Poi Dio vede e provvede. Di Bulli ne abbiamo avuto già esperienza. Di presunti Padroni pure. Della banalità del male senza dubbio.

 

Della vigliaccheria quasi quotidianamente. Zitto e buono non lo puoi dire ad un Marcianisano. Non lo puoi dire al nipote di Raffaele Delle Curti, contadino e sindacalista, di Angelo Laurenza, Mast ngiulill, uno dei primi imprenditori della città, di Giustina Magno, a zi maest’, e Antonietta Nero, della nota famiglia Nero. Un saluto a quei quattro quaquaraqua. Si Perché in fin dei conti quattro so rimasti e ogni giorno diventano sempre più trasparenti.”

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