Giro di spaccio, 12 indagati. Nell’inchiesta ex promessa del Napoli

 

CAPUA/SANTA MARIA CAPUA VETERE. Nella giornata odierna, personale della Polizia di Stato — Squadra Mobile di Caserta, con il supporto del Reparto Prevenzione Crimine Campania, dei Commissariati di P.S. di Santa Maria Capua Vetere, Marcianise, “San Paolo” di Napoli e di Spoleto, ha eseguito un’ordinanza di applicazione di misure coercitive, emessa in data 07.06.2021 dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere — Ufficio del Giudice per le Indagini Preliminari, nei confronti di cinque persone gravemente indiziate dei reati di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti di tipo cocaina ed hashish, in concorso, consumati tra i Comuni di Santa Maria Capua Vetere e Capua.

 

I provvedimenti sono stati emessi a conclusione di un’articolata attività d’indagine e di intercettazioni telefoniche, ambientali e video riprese, corroborati da serrati servizi di OCP (Osservazione, Controllo e Pedinamento) nonché l’assunzione di persone informate sui fatti.

 

Le indagini erano originate da una perquisizione nei confronti di un giovane residente in Santa Maria Capua Vetere, trovato in possesso di 5 grammi di cocaina e di un bilancino di precisione, occultati sotto il registratore di cassa all’interno del ristorante di sua proprietà. Attraverso l’analisi del telefono cellulare del giovane denunciato era possibile carpire una serie di utenze telefoniche riferite a soggetti che, nel territorio sammaritano, si dedicavano allo spaccio di stupefacenti.

 

Successivamente, attraverso l’attività tecnica d’intercettazione, è stato possibile cristallizzare numerose cessioni di stupefacenti a favore di locali consumatori e di addivenire all’individuazione di uno dei fornitori di droga, residente in territorio napoletano. L’indagine consentiva di identificare n. 12 soggetti responsabili di una pluralità di cessioni di sostanze stupefacenti, avvenute negli anni 2018-2019 nel territorio di Santa Maria Capua Vetere, in favore di giovani del luogo. Atteso il grave quadro indiziario raccolto, questa Procura della Repubblica ha richiesto ed ottenuto dall’Ufficio G.I.P. del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, le misure cautelari. Stamane, all’alba, il provvedimento restrittivo è stato eseguito, come sopra riportato, nei confronti di 5 indagati.

Massimo Maioriello è il genero di Tommaso Buttone, a sua volta cognato del boss Domenico Belforte (che ha sposato la sorella Maria) oltre ad una ex promessa del calcio italiano, avendo militato nelle giovanili del Napoli.

 

I destintari della misura

Massimo Maioriello 1988 CARCERE

Nicola Cammisa 1992 ARRESTI DOMICILIARI
Vincenzo Agliarulo 1960 ARRESTI DOMICILIARI

Bruno Maiorello 1959

Donato Carnevale 1970 OBBLIGO DI FIRMA

Contestualmente sono state eseguite perquisizioni personali e locali nei territori di Santa Maria Capua Vetere, San Prisco e Melito nei confronti di altri 7 indagati a piede libero.

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