CASAL DI PRINCIPE. Sono stati celebrati questa mattina gli interrogatori di garanzia per alcuni degli indagati nell’inchiesta sul racket della mozzarella made in Schiavone. Si sono avvalsi della facoltà di non rispondere Nicola Baldascino (agli arresti domiciliari) e Davide Natale, sottoposto all’obbligo di dimora.
Tra gli interrogatori più attesi c’è quello di Walter Schiavone: il figlio di Sandokan era in una località protetta, per via della collaborazione del fratello Nicola, quando i carabinieri del Nucleo Investigativo di Caserta sono andati a prelevarlo notificandogli l’ordinanza emessa dal Gip di Napoli. Proprio dalla località protetta il secondogenito di Sandokan dava ordini per mandare avanti il racket della mozzarella. I prodotti venivano acquistati sotto costo in Penisola Sorrentina e poi rivenduti in regime di monopolio.
In cella sono finiti anche Antonio Bianco e Armando Diana, coetanei e stretti collaboratori di Schiavone, anch’essi accusati, come quest’ultimo, di associazione di stampo camorristico. Il gip del tribunale di Napoli ha invece disposto i domiciliari per Nicola Baldascino, 44 anni, e l’obbligo di dimora nel comune di residenza per il 26enne Davide Natale, ascoltati oggi e rimasti in silenzio davanti al gip.