Telefonata choc all’ex: “Stasera ti brucio: prima o poi sei morta”

 

MARCIANISE. L’azione più eclatante è certamente l’incendio dell’auto. Nell’inchiesta che ha portato nuovamente in carcere Giuseppe Nasta, 47enne pluripregiudicato di Marcianise, ci sono anche le telefonate in cui minacciava di morte l’ex.

Gli investigatori hanno intercettato grazie alla denuncia della vittima i messaggi minatori (con un tono che spaziava dal “ti brucio” al “ti distruggo”) sfociati in una “profezia” di un decesso imminente per la donna. Lei lo aveva già denunciato ma non era bastato a tenerlo lontano.

Nasta era finito già in carcere nel novembre 2019, per un’ordinanza di custodia cautelare. Nel luglio 2020 gli erano stati concessi gli arresti domiciliari ed in meno di un mese era tornato libero con obbligo di firma. Dopo meno di un anno però per lui si sono spalancate le porte del carcere per l’incendio dell’auto della sua ex che già lo aveva denunciato.

Il provvedimento è scaturito dall’attività investigativa svolta con tempestività dalla Stazione Carabinieri di Marcianise, con il coordinamento della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, a seguito dell’incendio dell’autovettura della donna. L’uomo non è stato sottoposto ad interrogatorio in quanto si tratta di un aggravamento della misura: è peraltro già sotto processo e per questo è intervenuta la Corte di Appello.

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