LUSCIANO/AVERSA. E’ un’indagine lampo quella che nella giornata di ieri ha portato al fermo di Luigi Cirillo di Aversa e Giovanni Natale di Lusciano. Al momento non si può ancora parlare di arresto in quanto il decreto di fermo eseguito ieri pomeriggio dagli uomini della squadra mobile di Caserta dovrà essere convalidato dal gip.
Per il momento i due sono reclusi in attesa dell’udienza di convalida. Nel mirino degli investigatori è finita una richiesta di denaro che sarebbe stata avanzata nei confronti di un imprenditore dell’agro aversano. Il classico “regalo per amici” che configurerebbe – secondo gli agenti – un’estorsione. Contestata l’aggravante del metodo mafioso visto lo spessore criminale dei due.
Natale era recluso fino ad un anno fa nel carcere di Agrigento a seguito di un arresto nel 2009 per una vicenda simile. Fu accusato di chiedere il pizzo nella zona industriale. Cirillo fu invece coinvolto nella retata del giugno 2012 che in pratica scrisse la parola fine sulla saga dei “cocchieri” con il pentimento successivo di Umberto e Salvatore Venosa.