Nazionale. Sono passati ben settantacinque anni da quando gli uomini e le donne d’Italia furono chiamati alle urne per votare e scegliere, attraverso il referendum istituzionale, quale forma di Governo, dopo la caduta del fascismo e la fine della seconda guerra mondiale, volessero per il Paese tra Monarchia e Repubblica.
Il voto popolare del 1946, il primo con suffragio universale maschile e femminile, proclamò la nascita della Repubblica Italiana.
Contemporaneamente, gli italiani votarono anche per eleggere i membri dell’Assemblea costituente, organo preposto alla stesura della Costituzione Italiana.
La cerimonia ufficiale, per onorare la Festa della Repubblica, quest’anno, come il precedente, ha subìto delle restrizioni a causa dell’emergenza sanitaria causata dal Covid-19.
Sospesa, infatti, la sfilata delle forze armate lungo i Fori Imperiali di Roma.
Mentre il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella (ultima festa del suo settennato da Capo di Stato), ha deposto una corona d’alloro al Milite Ignoto all’Altare della Patria.
La breve cerimonia si è poi conclusa con il passaggio delle frecce tricolori che hanno dipinto il cielo di Roma con i colori verde, bianco e rosso della bandiera.
Quest’anno inoltre, ricorre il centenario del Milite Ignoto. Le celebrazioni, per promuoverne la memoria storica e i valori ad esso connessi, proseguiranno in tutta Italia fino alla giornata dell’Unità nazionale e delle Forze armate del 4 novembre, quando nel 1921 il Milite Ignoto venne tumulato, con tutti gli onori, nel sacello posto sull’Altare della Patria.