Jabil, operai piombano a Montecitorio: “Tsunami di licenziamenti”

 

MARCIANISE. Lavoratori Jabil a Roma per chiedere un piano industriale che possa evitare gli esuberi già previsti. Presidio in atto davanti alla sede della Camera dei Deputati.

Alla manifestazione organizzata da Cgil, Cisl e Uil a Roma davanti a Montecitorio ci sono lavoratori di molte aziende in crisi: Blutec ex- Fiat di Termini Imerese, Piombino JSW ex-Lucchini, ex-Alcoa, ex-Ilva, IIA, ex-Embraco, Alcar, Jabil, Bekaert, Selta, a cui si aggiungono quelli della Elica che oggi protestano a Fabriano. Lo riferiscono i segretari Nazionali Fim Cisl Massimiliano Nobis e Valerio D’Alo’ Decine, secondo cui “dopo l’annus horribilis della pandemia, in un momento in cui si intravede la ripresa, dovrebbero esserci maggiori risorse da parte del governo sugli ammortizzatori e la proroga dei licenziamenti” e invece si rischia “uno tsunami sociale proprio ora che il Paese prova a ripartire”.

 

“Non ci aspettiamo certo che le cose si risolvano con la bacchetta magica – affermano – ma in una fase come questa in cui si comincia a vedere l’uscita dalla pandemia e la ripresa, il segnale piu’ sbagliato che si puo’ dare e’ quello di aprire ai licenziamenti. Una scelta su cui ci aspettiamo un passo indietro del governo a cui chiediamo invece, di farsi in carico di queste crisi per trovare una soluzione dentro le strategie di rilancio del Pnrr per dare la possibilita’ a queste aziende e a questi lavoratori di superare quest’anno e agganciare la ripresa mantenendo i livelli occupazionali: per farlo – concludono -serve un nuovo patto sociale e riaprire una stagione di confronto e dialogo”.

 

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