Braccio di ferro col Comune, vigili a casa mezz’ora prima: mancano straordinari di primo lockdown e voto

 

 

MARCIANISE. Resta la tensione tra l’organico di polizia municipale e il Comune di Marcianise. Nella giornata di martedì c’è stato un incontro tra le parti: a rappresentare l’Ente c’erano l’assessore al Personale Gabriele Amodio e la segretaria generale Maria Antonietta Iacobellis, dall’altra parte la delegazione trattante era formata da Cisl, Uil e Sulpm. . Nella seduta si è stabilito solo di dare le indennità di turnazione, reperibilità ,straordinario escludendo totalmente i buoni pasto e la massa vestiaria che da otto anni i vigili reclamano. Per la segretaria Generale i vigili urbani pur facendo i turni non hanno diritto ai buoni pasto, mentre l’assessore al personale lamentava la mancata presenza delle sanzioni al codice della strada ai cittadini di Marcianise.

 

La parte sindacale ha fatto notare che da marzo 2020 a marzo 2021, i vigili sono sempre stati presenti in strada per ordine pubblico controllando migliaia di autocertificazioni e molte attività commerciali ed ancora oggi non sono stati pagati per l’ordine pubblico dalla Prefettura, e tanto meno l’amministrazione Velardi ha anticipato le somme per il pagamento come tutti gli altri comuni della Provincia di Caserta. Inoltre la segretaria ribadiva che i buoni pasto i vigili non li dovranno prendere mai più perché – come da lei evidenziato – la Corte dei conti poteva essere contraria.

 

I sindacati facevano notare che i vigili superano le sei ore  lavorative due volte la settimana effettuando il turno 07.30 -14,00,e invece di smontare alle 13.30 vanno via alle 14.00, regalando all’amministrazione mezz’ora per coprire l’uscita degli alunni dalle scuole. Inoltre la parte sindacale ha evidenziato all’assessore al personale e alla segretaria generale che questo accordo è stato siglato dalla passate amministrazione cioè dall’anno 2007 e la Corte dei Conti non ha mai evidenziato anomalie su questa intesa. Infatti i vigili alle ore 13.30 dovrebbero fare la pausa pranzo ma si portano nei pressi delle scuole per controllare l’uscita degli alunni e molte volte rilevano sinistri stradali anche mortali con ritorno in ufficio anche alle ore 15.00.

Una discussione che avviene in un contesto molto difficile per il corpo di polizia municipale che è sotto organico del 70%. Sul tavolo dunque resta il pagamento dello straordinario elettorale del ballottaggio delle amministrative di ottobre 2020, i buoni pasto, le ricetrasmittenti nelle auto , la massa vestiario. Già ieri i vigili – alla luce di questo braccio di ferro – hanno terminato il servizio alle 13.30 effettuando le sei ore come da contratto e non andando fuori alle scuole.

Chieste anche ricetrasmittenti a bordo delle auto di servizio, per non utilizzare i cellulari personali.

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