Nazionale. A Caserta è boom di vaccini Astrazeneca mentre in Sicilia migliaia di dosi son conservate in frigo; è una psicosi.
Il 27 Dicembre 2020 è iniziata la prima campagna vaccinale contro il virus che ormai da un anno e due mesi manovra la nostra vita ma purtroppo, essa non è proseguita senza interruzioni ed in maniera spedita, soprattutto per quanto concerne la somministrazione del vaccino Astrazeneca. Infatti a Marzo l’AIFA, agenzia italiano del farmaco, ha sospeso temporaneamente ed in via del tutto precauzionale la somministrazione del vaccino Astrazeneca su tutto il territorio nazionale, linea adottata già da altri paesi europei. La sospensione di tale vaccino è connessa al verificarsi di trombosi e di morti sospette avvenute dopo la somministrazione. Pochi giorno dopo la sospensione, il 19 marzo l’ente ha escluso eventuali nessi tra la somministrazione del vaccino ed il verificarsi di trombosi, per tal motivo il vaccino è stato reintrodotto in commercio. Nonostante tale dichiarazioni, dilaga una vera e propria psicosi per tale vaccino; è il caso della Sicilia.
Ciò che si sta verificando in Sicilia è un rifiuto di massa verso tal vaccino, sulla base di ciò che è successo precedentemente. Questa psicosi è comprensibili ma ingiustificata a fronte i 5-6 decessi per cui sono stati esclusi eventuali nessi con la somministrazione del vaccino, come è stato affermato dal dirigente generale del Dasoe, Mario La Rocca, in conferenza stampa nella Presidenza della Regione. Infatti nei frigoriferi risultano 250 mila dosi ancora somministrate. Nonostante ciò la regione ha dato il via per la vaccinazione di massa nelle isole minori iniziando da Lampedusa. La situazione, invece, è diversa per la Campania ove la campagna vaccinale ha ripreso senza interruzioni.
In campania la campagna vaccinale ha ripreso, dopo il via dell’AIFA, senza interruzioni e senza problemi. Nella giornata di ieri a Marcianise sono state somministrate 2800 dosi nell’open day indetto dall’ospedale della città, raggiungendo un nuovo record per la regione. Ciò rappresenta una svolta al piano vaccinale poiché è stato possibile somministrare la dose anche ai ragazzi più giovani e maggiorenni che si sono presentati all’evento. Se la campagna proseguirà così, in Campania si potrà giungere all’immunità di gregge.