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Divieto di consumo al banco, incassi dei bar casertani dimezzati
CASERTA. “Il divieto di sostare al banco, per un consumo pratico, veloce e in sicurezza, azzera il lavoro del 50% dei bar e dei locali che non hanno spazi all’esterno”. E’ quanto afferma Giuseppe Russo, presidente di Fipe Confcommercio Caserta, secondo cui e’ giusta la protesta dei titolari dei bar, che dicono ‘no’ al divieto di servizio al banco imposto alle attivita’ economiche dal Ministero dell’Interno con la circolare del 24 aprile scorso, “inspiegabile sul piano sanitario, immotivato giuridicamente e punitivo sul piano economico”.
“Il provvedimento – spiega Russo – non tiene peraltro in alcuna considerazione le caratteristiche del modello di domanda e offerta del bar italiano, che proprio nel consumo al banco ha il suo cuore pulsante. Troviamo assurdo peraltro anche il divieto di utilizzo dei servizi igienici posti all’interno dei locali e dei bar salvo in casi di assoluta necessita’, e siamo fortemente preoccupati delle conseguenze di queste misure che creeranno soltanto ulteriori assembramenti”.
Per Lucio Sindaco, presidente provinciale di Confcommercio Caserta, “non tutti i pubblici esercizi dispongono infatti di spazi all’aperto e questo dato rappresenta un limite e una discriminazione per un’ampia fascia di esercenti. Speriamo che questa posizione venga rivista al piu’ presto e chiediamo con forza un intervento del Ministero per lo Sviluppo economico anche alla luce della impossibilita’ ormai evidente di separare il tema della tutela della salute pubblica da quello della tenuta del settore economico e produttivo” conclude Sindaco.
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