SPARANISE. Era in un parco giochi in compagnia del figlio Elezi Endri, il 28enne albanese complice dell’autore dell’attentato di Nizza del 14 luglio 2016, quando è stato catturato dagli uomini delle Digos delle Questure di Napoli e Caserta a Sparanise.
All’operazione di cattura hanno preso parte alcune decine di poliziotti. Endri era ricercato in quanto colpito da mandato d’arresto europeo emesso dalle autorità francesi poiché ritenuto responsabile di aver fornito armi a Mohamed Lahouaiej-Bouhlel, autore dell’attentato terroristico commesso a Nizza il 14 luglio del 2016. L’uomo è stato localizzato nell’ambito di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Napoli, sviluppando informazioni trasmesse dalla Direzione centrale della polizia di prevenzione e con la collaborazione del Compartimento della polizia postale e delle comunicazioni della Campania.
Era arrivato a Sparanise da alcuni mesi e lavorava come bracciante agricolo Elezi Endri, il 28enne albanese complice dell’attentatore di Nizza catturato dalla Digos delle Questure di Napoli e Caserta nel piccolo centro in provincia di Caserta. Lo riferisce all’Adnkronos il sindaco di Sparanise, Salvatore Martiello. “Lo conoscevo di vista – racconta – e so che lavorava come bracciante agricolo, non era un personaggio in vista per qualche motivo particolare, non era un ‘sospettabile’. Credo fosse a Sparanise dall’estate scorsa, non da tantissimo tempo”. Endri abitava in via Solimene a Sparanise con la moglie e un figlio. Era in compagnia di quest’ultimo quando è stato catturato.