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Rissa al pronto soccorso, la decisione del gip: liberi ma a processo
L’AGGIORNAMENTO
CASERTA. Gli arresti sono stati convalidati, ma sono già liberi i protagonisti della rissa avvenuta nella notte tra sabato e domenica al pronto soccorso dell’ospedale Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta. Lo ha stabilito il gip del tribunale sammaritano Massimo Urbano dopo l’udienza di convalida a carico del broker Paolo Sforza, dell’amico Raffaele Capone e di Attilio Russo.
Il gip ha convalidato i fermi e fissato tra una settimana la direttissima: nel frattempo sono stati revocati gli arresti domiciliari. Rispondono tutti di rissa e resistenza a pubblico ufficiale. Per Sforza, giunto in soccorso dell’amico, secondo quanto emerso, c’è anche l’accusa di danneggiamento.
IL PRIMO LANCIO
CASERTA. Tre arresti e una denuncia a piede libero: e’ il bilancio di una notte di “follia” al Pronto Soccorso dell’ospedale di Caserta, dove sabato quattro persone, una delle quali ubriaco, se le sono date probabilmente per motivi di precedenza nell’accesso ai locali deputati all’emergenza sanitaria.
Sono cosi’ dovuti intervenire i carabinieri che hanno portato i litiganti in caserma, e d’accordo con il sostituto della Procura di Santa Maria Capua Vetere, hanno condotto tre ai domiciliari mentre il quarto e’ stato denunciato. Stamani ci sara’ la direttissima. Nessun sanitario e’ stato fortunatamente aggredito o comunque coinvolto nella rissa, ma c’e’ stata comunque paura, anche per le persone che attendevano di poter accedere ai locali del pronto soccorso, di fronte a scene gratuite di violenza. Per il Segretario confederale della Cisl di Caserta Nicola Cristiani, “non e’ la prima volta che accadono cose del genere e non sara’ l’ultima.
Si evince l’assoluta necessita’ di potenziare l’organico di Pronto Soccorso che non riesce a soddisfare l’utenza a causa della mole di affluenza”. Il direttore generale dell’ospedale di Caserta Gaetano Gubitosa condanna l’episodio, ma ammette che “i lavori di messa in sicurezza del pronto soccorso realizzati alla fine del 2020 hanno evitato che fossero aggrediti i dipendenti in servizio”. Intanto gia’ da qualche giorno al nosocomio del capoluogo e’ stata riattivata l’attivita’ ambulatoriale, con prenotazione al Cup, che era stata sospesa nella fase acuta della terza ondata della pandemia”