Licei riprendono tra assembramenti e caos, le falle del piano sicurezza

 

CAPUA. La nota dell’esponente di opposizione Roberto Barresi sugli assembramenti registrati alla ripresa delle lezioni con lo scoccare della zona arancione.

Comincia nel peggiore dei modi la riapertura delle scuole a Capua. Davanti agli istituti, infatti, tantissimi alunni in assembramento, in attesa di entrare nelle classi, senza controlli efficaci e con grave pericolo di contagi. Viva preoccupazione e disappunto tra i cittadini. Tra i quali tanti genitori degli alunni i quali hanno fatto pervenire lamentele e proteste. Sulla questione è intervenuto l’esponente politico di opposizione, Avv. Roberto Barresi, del movimento civico “Insieme per Capua”, il quale ha fortemente stigmatizzato l’evidente carenza di organizzazione dell’Amministrazione comunale, puntando il dito contro le responsabilità della stessa.

 

“Oggi – ha dichiarato Barresi – Capua ha vissuto l’ennesimo momento di inefficienza e disorganizzazione dell’”Armata Brancoleone” che malamministra pericolosamente la nostra Città. Abbiamo assistito a pericolosi assembramenti di alunni davanti alle scuole, senza che nessuno del Comune avesse predisposto, o organizzato gli opportuni precauzioni per la sicurezza degli stessi. E così – ha proseguito Barresi – gli studenti sono stati abbandonati a loro stessi, senza che nessuno avesse pensato a tutelare la loro salute. Eppure tutti sanno che purtroppo Capua è tra i primi dieci comuni, dei 104 della provincia di Caserta, con il più alto numero di contagi e, dunque, più di altri, necessitante dei dovuti controlli tesi ad evitare contagi e pericoli. Assolutamente insufficienti le presenze della Polizia Municipale, delle Forze dell’Ordine e della Protezione Civile che avrebbero essere coordinate nel loro compito di presenza e controllo, in situazioni delicate come quella in questione. Non credo che si tratti di una colpa specifica ascrivibile a loro ma, piuttosto, al fatto che non vi è stata una sufficiente attività di organizzazione da parte dell’amministrazione cittadina. Tutto ciò è davvero molto grave e rappresenta l’ulteriore riprova che Capua è ormai da tempo abbandonata a se stessa e vegeta in un un triste e preoccupante “stand by”, all’insegna dell’improvvisazione e del pressappochismo, ormai noti anche al di fuori delle mura cittadine. Così si pensa di amministrare la Città? Così si ritiene di fronteggiare il Covid-19?

 

Amministrare la Città non vuol dire andare avanti senza ascolto, confronto e proposta, sbeffeggiando un’intera Città o un intero consiglio comunale, pronto a farsi raggirare politicamente, fingendo crisi e dimissioni “a molla” o raccontando di iniziative spettacolari che, invece, sono solo elucubrazioni conseguenti ad una fervida immaginazione. Così come la riapertura delle scuole, senza ritenere di dare alcuna informazione ai Cittadini circa lo stato di sicurezza delle scuole capuane, così come avvenuto a Capua, è un fatto gravissimo e rappresenta l’ennesima violenza politica perpetrata ai danni degli stessi. Non si sa, infatti, se è quando è stata effettuata una sanificazione delle aree antistanti le scuole e non si sa neppure se le scuole sono a norma, in ottemperanza delle disposizioni normative emanate dal Governo. Ciò è gravissimo ed assurdo!

 

Sia ben chiaro: l’istruzione e la formazione dei nostri giovani sono sacrosante e guai a non garantirle! Nessuno di noi auspica una società senza scuole aperte e senza cultura ma ciò va fatto senza pericoli per i nostri bambini ed i nostri ragazzi, senza rischi per i lavoratori della scuola e senza possibilità che eventuali contagi determinati da una scadente organizzazione fuori alle scuole, come quella comunale o di chi è chiamato a garantire controlli e sicurezza dei cittadini, possano determinare altri contagi e focolai nelle famiglie degli stessi. Occorrono dunque responsabilità, efficienza, presenza, competenza e determinazione , soprattutto in una situazione che la impone, come quella della grave pandemia che stiamo combattendo. E ciò che si è verificato oggi davanti alle scuole cittadine, a causa dell’incapacità certificata di chi, percependo cospicue indennità economiche mensili, dovrebbe tutelarci ed amministrarci è gravissimo e vergognoso”.

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