Bauli in piazza, la protesta dei lavoratori del mondo dello spettacolo

Sabato 17 aprile, si è svolta in Piazza del Popolo a Roma, la seconda manifestazione nazionale del movimento Bauli in piazza. Manifestazione analoga a quella nata a Milano lo scorso ottobre con un tappeto di 500 bauli davanti al Duomo di Milano. Una protesta pacifica da parte delle persone del mondo dello spettacolo, che raccoglie tutti coloro che lavorano nel settore eventi, show,congressi e musica dal vivo.

 

Arriva come un tuono lo slogan “We make events” nelle città di Italia nel tentativo di sollecitare un intervento concreto di protesta da parte del settore del mondo dello spettacolo che si sentono messe in ginocchio dal Covid da più di un anno. Scendono in campo perché ormai al limite, “loro” che prima che tutto ciò accadesse erano un settore che era in continuo movimento definito da molti “una macchina senza limiti”. La protesta, che prende il nome dell’associazione che dà il nome all’evento “Bauli in piazza“ arriva come un suono assordante nelle principali piazze italiane.

Prima Milano poi Roma. Saranno ancora  tante le piazze italiane invase da  persone del mondo dello spettacolo che affiancano i loro collaboratori sono scesi con oltre mille bauli per far sentire il loro grido disperato. Sono scesi in segno di protesta per dire è ora di accendere i riflettori, di iniziare i live, la musica deve andare avanti, che lo spettacolo abbia inizio.

Tanti artisti italiani chiedono di essere tutelati e di tutelare il mondo della musica, del cinema e del teatro, fermi da un anno a causa della pandemia di Covid. Un mondo che girava a 360° e ora fermo immobile.

Nella capitale la manifestazione è stata sostenuta da: Renato Zero, Max Gazzè, Daniele Silvestri, Emma Marrone, Alessandra Amoroso, Diodato, Manuel Agnelli, il tutto accompagnato da un flash mob. I partecipanti lanciano un messaggio a gran voce e hanno urlato anche loro il loro disagio in segno di protesta.

“Vogliamo ripartire, non può esistere un mondo senza musica, cinema e teatro. Siamo qui per sostenere le rockstar che sono dietro al palco”

Grande solidarietà per un grandissimo settore messo in ginocchio da un nemico invisibile.

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