La chiesa commemora il medico dei poveri: “San Giuseppe Moscati”

Il 12 aprile la chiesa cattolica celebra San Giuseppe Moscati, diventato Santo per volere di papa Paolo VI ma consacrato definitivamente da papa Paolo Giovanni II.

San Giuseppe Moscati è conosciuto come il medico santo protettore dei medici. Nacque a Benevento, ma ben presto fu adottato dalla città di Napoli e dal popolo partenopeo con il quale ha stretto un forte legame che ancora oggi sente vivo il suo ricordo.

Oggi nel giorno del ricordo dell’adozione in cielo tutti lo ricordano, pregano e confidano in lui soprattutto i più deboli, gli ammalati, quelle persone che non ha mai lasciato soli e abbandonati.

Uomo studioso si laurea in pieni voti in medicina nel 1903. Segue i trasferimenti del padre da Benevento a Napoli.  Qui nel 1911 diventa primario dell’ospedale degli incurabili.

Un uomo umile che non smise di prestare la sua instancabile opera a servizio degli infermi, senza mai chiedere la parcella ai poveri. E mentre sanava i corpi, allo stesso tempo curava lo spirito.

Il 12 aprile 1927 dopo aver partecipato alla Messa e aver ricevuto la comunione, come ogni giorno si recò in ospedale per prendersi cura dei suoi pazienti per poi far ritorno a casa. Pranzò velocemente per poi prendersi cura nel pomeriggio di persone sofferenti e inferme.

Verso le 15 venne colpito da un malore e poco dopo spirò con le braccia incrociate. Il medico di tutti, il medico dei poveri, lasciò un grande vuoto nel cuore della sua Napoli  e non solo. La notizia della sua morte si diffuse immediatamente e il dolore fu unanime. Soprattutto i poveri lo piansero non solo perché avevano perso il loro benefattore, ma perché avevano perso un amico che si prendeva cura di loro.

Lo strumento dell’amore di Dio, vera testimonianza di Carità cristiana è tutt’oggi molto amato.

Nella Chiesa del Gesù Nuovo, accanto alla cappella nella quale è conservato il suo corpo vi è una statua di bronzo, nella stessa vi è ancora esposto il cappello sul quale vi è scritto “Chi ha metta. Chi non ha prenda”.

Una frase che tutti hanno sentito almeno una volta in questi giorni. Frase che rispecchia il periodo che stiamo vivendo e che fa sentire unite le persone al “Medico dei poveri”

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