MARCIANISE. E’ il lutto di tutti, un cordoglio che accomuna davvero ogni cittadino. Dal marcianisano che lo aveva visto crescere tra le strade di San Simeone prima di arruolarsi in Calabria, all’imprenditore di Grazzanise che aveva ritrovato la speranza con le sue indagini fino ai cittadini di Macerata, Portico e Recale che aveva saputo apprezzare quel suo sorriso che nascondeva una corazza di tenacia e coraggio.
Ognuno di loro si sente rappresentato in questi minuti in cui si stanno celebrando all’esterno del cimitero di Marcianise i funerali di Baldassarre Nero, il comandante della stazione dei carabinieri di Macerata Campania. A celebrare la funzione il parroco di San Simeone, don Antonio Piccirillo, suo grande amico e frastornato dalla tragedia come e più di altri. Si erano sentiti anche dopo il ricovero al Cotugno e la speranza che il Covid risparmiasse il “Leone” c’era tutta. Invece alle 4 del mattino lunedì quel cuore gettato tante volte oltre l’ostacolo ha smesso di battere.
La cerimonia è ancora in corso. Nero, residente a Capodrise, sarà sepolto nel cimitero di Marcianise, città che gli sta tributando il doveroso omaggio al pari di Grazzanise, Macerata Campania, Recale e Portico, paesi nei quali si è fatto valere come maresciallo e che hanno tutti proclamato per questa giornata il lutto cittadino. Ad attenderlo le autorità civili delle comunità coinvolte e militari, che hanno perso un faro nella battaglia per la legalità.
GRAZZANISE (Raffaele Raimondo). A rendere l’estremo saluto al luogotenente dei Carabinieri Baldassarre Nero, la mattinata del 30 marzo 2021 tiene strette in un unico condiviso dolore le comunità sociali e civiche di tre Comuni: Marcianise (suo paese natìo), Grazzanise (dove, fra il primo e il secondo decennio di questo secolo, si è dedicato al rigoroso adempimento dei compiti istituzionali) e Macerata (la cui stazione dell’Arma ha guidato, con disciplina ed onore, fino all’ultimo giorno di servizio attivo). Tre diverse realtà unite dall’ammirazione e dal rimpianto per un valoroso comandante che è prematuramente scomparso, lasciando un’esemplare eredità di competenza professionale, di coraggioso spirito di dedizione ed al quale tutti hanno voluto bene “per ciò che era e ciò che faceva”. I numerosi encòmi ricevuti dagli Uffici superiori durante la sua carriera e tanti riconoscimenti a lui assegnati da Enti ed Associazioni restano meritatissime testimonianze alle quali si sono costantemente connessi l’affetto sincero e la stima della gente che in lui ha sempre trovato un rassicurante punto di riferimento.
“Ritenuto doveroso e interpretando i sentimenti di immenso dolore e commozione dell’intera popolazione proclamare il lutto cittadino in segno di partecipazione e di vicinanza alla famiglia ed al Comando Stazione dei Carabinieri di Macerata Campania, colpiti da una così drammatica perdita” ha scritto in un’apposita ordinanza il sindaco di Grazzanise, Enrico Petrella, disponendo per questo giorno in cui si tengono i funerali “l’esposizione della bandiera a mezz’asta negli edifici pubblici, la sospensione di ogni attività lavorativa in tutti gli uffici pubblici, a partire dalle ore 10,30 e, comunque, fino alla conclusione della cerimonia funebre”. Inoltre il sindaco Petrella ha invitato cittadini ed organizzazioni sociali ad esprimere la loro partecipazione sospendendo “attività rumorose in segno di raccoglimento e di rispetto” e “i titolari di attività commerciali ad abbassare le saracinesche”.
Un tributo corale che al maresciallo Nero riservano autorità e cittadinanza ad una sola voce e ad un solo silenzio davanti al mistero della morte, un tributo avvertito come un debito di vera riconoscenza, riaffermata peraltro anche nei manifesti di lutto che hanno fatto affiggere il Comune e la Stazione dei Carabinieri di Grazzanise al cui accorto e fertile comando è tuttora il maresciallo capo Luigi De Santis che per, per lungo tempo, fu “braccio destro” di Nero. Guidando insieme i loro solerti uomini, inaugurarono quella che, in un servizio del 2010, definimmo “fase aurea” della locale stazione dei Carabinieri, una fase che dura ancora, di operazione in operazione, di successo in successo, caratterizzata oltretutto da una peculiarità singolare che si traduce in “un sottile ed alternato gioco di prevenzione e repressione”. Attraverso un lavoro quotidiano e tenace, la Benemerita di Grazzanise, coordinata dalla Compagnia di Santa Maria Capua Vetere, continua così ad assicurare la concreta presenza dello Stato sul territorio, affida alla Giustizia coloro che compiono i più diversi reati e non si stanca di assumere, d’intesa con istituzioni civili e religiose, iniziative di informazione e di “educazione alla cittadinanza consapevole e responsabile”.
Così lo ha ricordato ieri sera il sindaco di Marcianise Antonello Velardi: “Non era un carabiniere, era il carabiniere. Non era un maresciallo, era il maresciallo. Il cordoglio unanime che sta accompagnando in queste ore l’ultimo viaggio di Baldassarre Nero, Baldo per tutti, sopraffatto dal covid la notte scorsa ad appena 49 anni, dà il senso e la dimensione di una persona fuori e sopra gli schemi correnti e di un militare a tutto tondo. Baldo Nero non abitava più a Marcianise ma era marcianisano fino in fondo. Della zona di San Simeone, per la precisione. E’ stato lì per tutta l’adolescenza e la giovinezza, molto attivo nell’Azione Cattolica, riferimento di tanti coetanei e non solo. Esponente di una famiglia con molte ramificazioni, si era poi arruolato, seguendo le orme paterne, e la sua vita era diventata l’Arma. Un predestinato.
Era partito per la Calabria e lì aveva lasciato il segno. Poi la Campania, con un incarico in una Stazione – quella di Grazzanise – impegnata in prima linea. Un avamposto. I suoi superiori l’avevano voluto lì perché c’era bisogno di un comandante carismatico, operativo, ma anche con forti tratti umani. Lui era tutto questo messo insieme. Da Grazzanise a Macerata Campania, anche qui in prima linea, protagonista di operazioni ad alto rischio e ad alto significato. Un baluardo contro le organizzazioni criminali, con il rispetto della gente comune ma anche dei criminali che ne riconoscevano la bravura. Medaglia d’argento al valore, pluripremiato, non aveva mai voluto transitare nei ruoli di ufficiale: era un maresciallo e tale voleva essere. I suoi sottoposti lo consideravano uno straordinario comandante, i suoi superiori un fuoriclasse.
Innamorato della vita, aveva la passione delle moto e amava la natura. Non cercava solo delinquenti, sotto la divisa c’era un uomo che inseguiva i suoi sogni. Una gran bella persona. Non sono riusciti ad abbatterlo quelli che lui inseguiva, lo ha stroncato un miscroscopico virus: è una fine tragica decisa da un destino beffardo. Domani mattina (oggi, ndr) l’ultimo saluto, a Marcianise: riposerà qui, nel cimitero cittadino. La città gli è grata per ciò che ha fatto e per come l’ha rappresentata. Molte affettuose condoglianze ai suoi familiari, ai suoi colleghi, alla schiera vastissima di amici. A lui una carezza. Se ne vanno, e non è affatto una frase di circostanza, i migliori. E lui se ne è andato nello stesso giorno di una sua amatissima cugina, finita prematuramente. Stanno insieme, ora.”
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