REGIONALE (di Gilda Marciano). La road map da ieri è più chiara. I dati dell’istituto superiore di sanità e le parole di Draghi, più di quelle come sempre piuttosto effervescenti del presidente Vincenzo De Luca, sembrano delineare come potrebbe essere il mese di aprile in Campania.
Si parte da un dato certo: fino al 7 aprile la regione resterà zona rossa. Quindi spostamenti vietati anche all’interno dello stesso Comune, niente lezioni in presenza, stop a tutte le attività non essenziali. Un primo spiraglio per la regione è però arrivato ieri quando la Campania è risultata essere, insieme a Basilicata e provincia di Bolzano, una delle poche zone a rischio basso. I contagi restano ancora tanti, ma il trend è cambiato: l’Rt è infatti in discesa e nella settimana presa in considerazione dal monitoraggio si attesta sull’1,05.
Se nella prossima settimana dovesse essere confermata questa frenata nei contagi (da cinque giorni i guariti superano i nuovi casi) per la Campania si spalancherebbero le porte della zona arancione. Il passaggio di fascia non si materializzerebbe però da lunedì, visto che fino al 6 aprile sono in vigore le restrizioni pasquali. Da mercoledì 7 però in Campania potremo tornare a vedere barbieri e parrucchieri aperti, così come i negozi di abbigliamento e le altre attività chiuse in zona rossa. Torneremo soprattutto a vedere i più piccoli a scuola; ieri il premier Draghi ha chiarito che anche in zona rossa ci saranno lezioni in presenza fino alla prima media. Difficile che De Luca possa sfuggire al diktat nazionale stavolta, anche in ragione del fatto che la Campania ha una percentuale elevata di docenti sottoposti alla prima dose di Astrazeneca.
Più complicato invece il percorso che potrebbe portare alla zona gialla: fino al 30 aprile la fascia di rischio più bassa (ad eccezione della bianca, una vera e propria chimera) sarà sospesa sull’intero territorio nazionale. In pratica prima di maggio non si tornerà nè al ristorante nè al bar e le attività del settore dovranno continuare con asporto e delivery. sperando che la campagna vaccinale possa innestare la quarta e regalarci mesi di graduale ritorno alla sospirata normalità.