San Felice a Cancello. La Suprema Corte di Cassazione – Seconda Sezione Penale – ha annullato la sentenza di appello che aveva confermato la condanna di Antonio Biondillo (di 58 anni della frazione Botteghino di San Felice) a 7 anni di reclusione per una serie di fatti usurari commessi in provincia di Benevento e di Caserta dal 2004 al 2007 nei confronti di imprenditori e cittadini comuni.
Il processo, conclusosi in primo grado con sentenza del Tribunale di Benevento del 2014, ha visto una sostanziale conferma della condanna in Appello nel 2019, impugnata con ricorso in Cassazione.
I Giudici romani in serata, dopo le discussioni dei difensori del Biondillo, Avvocati Claudio Sgambato e Alberto Martucci, hanno deciso che il processo è da rifare.