Draghi prepara nuovo Dpcm: “Zone rosse e restrizioni fino a maggio”. Spiragli solo per scuola

 

 

 

NAZIONALE. Se ripristinare o meno dal 7 aprile le zone gialle, ‘sospese’ dall’attuale decreto legge Covid. E’ l’ipotesi che si valutera’ nei prossimi giorni, in vista dell’aggiornamento delle misure anti contagio che scadono il 6 aprile. Alcune fonti ministeriali accreditano come probabile l’allentamento dei parametri con la possibilita’ di passaggio in zona gialla per le Regioni a piu’ basso contagio. Ma altre fonti sostengono che i dati del contagio difficilmente consentiranno di allentare la stretta, ripristinare il giallo o allargare le maglie degli spostamenti tra le Regioni.

 

L’opzione piu’ largamente condivisa in maggioranza e’ che dal 7 aprile tornino in classe tutti i bambini fino alla prima media, anche nelle zone rosse. Ma anche su questo punto la discussione sarebbe aperta. Una riunione della cabina di regia del premier con i ministri sul Covid potrebbe tenersi a breve, forse venerdi’, ma ad ora non ci sono convocazioni ufficiali.

 

E’ comunque difficile, spiegano diverse fonti citate dall’Ansa, che una decisione finale sulle misure del decreto sia presa prima della prossima settimana, quando si valutera’ sulla base dei dati aggiornati del monitoraggio. Tra i ministri del centrodestra e’ diffuso l’auspicio che il ripristino delle zone gialle segni un primo allentamento della stretta introdotta per il periodo di Pasqua: bisogna anche valutare, dicono fonti al lavoro sul dossier, se confermare o superare il parametro che fa scattare la zona rossa se ci sono 250 casi ogni 100mila abitanti. Ma non e’ detto che ci siano i margini per fare allentamenti del genere, osservano altre fonti ministeriali: i dati esaminati appena ieri dal premier Draghi con il ministro Roberto Speranza e i rappresentanti del Cts sconsiglierebbero di abbandonare le misure attuali. Se venissero ripristinate le zone gialle potrebbe tornare in campo anche l’ipotesi di riapertura dei cinema e teatri che era ipotizzata dall’ultimo dpcm per il 27 marzo ma che sarebbe comunque condizionata a un parere del Cts.

 

Anche sulle scuole, che lo stesso presidente del Consiglio auspica di riaprire, una valutazione finale sara’ fatta in base all’evoluzione della curva epidemiologica: viene considerato probabile che tornino in classe gli studenti fino alla prima media, mentre ancora tutto da discutere il ritorno in presenza a seconda dei colori per i ragazzi delle superiori.

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