Carabinieri e vigili pescano positivi fuori: “Usciamo per spesa, altrimenti come mangiamo…”

 

CURTI. Aumentano i contagi a Curti ed emergono anche storie di disinteresse per la collettività che sfociano in attentati alla salute pubblica. Il sindaco Antonio Raiano ha ricostruito quanto sta avvenendo in città.

 

“Ieri la Campania ha superato i 5000 morti per COVID…sempre ieri a Curti in un solo giorno abbiamo avuto un balzo di 12 contagiati, cosa mai avvenuta dall’inizio della pandemia, arrivando ad oltre 80 complessivi e diversi di questi, 40enni- 50enni, hanno bisogno dell’ossigeno a casa per respirare. Il contagio e’ diffuso soprattutto nei nuclei familiari “allargati”…si contagiano genitori, figli, zii, nonni e ora hanno iniziato anche i nipoti tredicenni a salire. Questo significa che non si rispettano le più elementari norme di comportamento quando si contrae il virus. Dopo un anno, bisogna ancora ripetere che chi ha il virus deve starsene chiuso in casa in quarantena insieme ai suoi contatti stretti, cioè moglie-mariti-figli-cognati-nipoti, anche se non positivi?!?!?!

 

E’ fuori da ogni logica che, ad esempio, devono intervenire vigili e carabinieri per verificare, in seguito a denunce, di cittadini positivi che se ne vanno in giro e sentirsi pure dire dagli interessati, con una naturalezza disarmante, che se non ritirano la spesa non possono mangiare!! Tutto questo è semplicemente fuori dalla realtà e, lasciatemelo dire, indegno per una cittadina “civile” come la nostra, a maggior ragione che Comune, Protezione Civile e Croce Rossa sono a completa disposizione per ogni esigenza di prima necessità, per chi ne avesse effettivamente bisogno. Non stiamo avendo rispetto nè di noi stessi, nè dei nostri cari, nè del nostro prossimo.

 

La dimostrazione che le regole si rispettano solo se facciamo i “cattivi” con multe e controlli fino a casa o telefonicamente, ma poi ci si lamenta se vengono chiuse, probabilmente ingiustamente ma a causa dell’irresponsabilità di pochi, tutte le attività commerciali, mercatali o piuttosto il cimitero, per impedire alle persone di muoversi da casa; ma, credetemi, è l’ultima opzione, in attesa del vaccino di massa, a difesa della salute pubblica. E per finire l’amara e dolorosa riflessione che i 10 morti curtesi per COVID non ci hanno insegnato proprio nulla.”

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