NAZIONALE. Chi rifiuta dose di Astrazeneca potrebbe finire in coda nelle vaccinazioni mettendo. E’ quanto trapela in queste ore in attesa della riprese delle vaccinazioni col siero inglese.
“Il governo – e lo sapete bene – è impegnato a fare il maggior numero di vaccinazioni nel più breve tempo possibile. Questa è la nostra priorità”. Così il premier Mario Draghi, intervenendo a Bergamo, al parco Martin Lutero alla Trucca, all’inaugurazione del Bosco della Memoria in ricordo delle oltre centomila vittime italiane della pandemia.
“La sospensione del vaccino AstraZeneca, attuata lunedì con molti altri Paesi europei, è stata una decisione temporanea e precauzionale. Nella giornata di oggi, l’Agenzia Europea dei Medicinali darà il suo parere definitivo sulla vicenda. Qualunque sia la sua decisione – assicura dunque il presidente del Consiglio – la campagna vaccinale proseguirà con la stessa intensità, con gli stessi obiettivi. L’incremento nelle forniture di alcuni vaccini aiuterà a compensare i ritardi da parte di altre case farmaceutiche. Abbiamo già preso decisioni incisive nei confronti delle aziende che non mantengono i patti”.
“Oggi ricordiamo in maniera solenne le vittime del Covid, ma per vincere questa guerra abbiamo bisogno dei vaccini. Da quando c’e’ stato lo stop ad AstraZeneca, abbiamo 35 centri vaccinali fermi e ventimila dosi non somministrate”. Lo ha detto l’assessore regionale alla Sanita’, Alessio D’Amato, intervenendo a Omnibus su La7.
“La vaccinazione e’ su base volontaria, ma se qualcuno desidera un vaccino al posto di un altro, allora si mettera’ in coda e non potra’ pretendere di avere priorita’ nella somministrazione- ha sottolineato D’Amato- Noi diamo la possibilita’ di farli a seconda delle quantita’ a disposizioni e tutti i vaccini che abbiamo sono validati e approvati dall’Ema”.