AGGIORNAMENTO. Davvero incredibile la vicenda accaduta nella notte di lunedì a Santa Maria a Vico, ma i contorni sono poco chiari per via del fatto che le versioni divergono.
L’unico dato certo è che il quarantenne si è recato sotto casa del barista, i due si conoscono, hanno giocato a calcetto assieme, e non ci sono stati mai problemi.
Lo ha chiamato in tarda serata per chiedere spiegazioni in merito ad alcuni messaggi che sarebbero stati inviati da lui, via messenger, indirizzati alla moglie.
E così il barista è salito in auto. La Panda ha continuato sull’Appia Antica e poi il 40enne ha imboccato la Panoramica, per poi indirizzarsi verso la collina, una strada davvero brutta, soprattutto a quell’ora.
Il barista ha ribadito di non aver nulla a che fare con la moglie, c’è stata una discussione e il ragazzo, nonostante la vettura in marcia, è riuscito a lanciarsi aprendo lo sportello per poi scappare per gli uliveti verso valle, zona piazza Aragona.
Probabilmente avrà temuto il peggio, vista la direzione presa dall’altro alla guida.
Secondo invece fonti vicine al 40enne, quella gita fuori porta sarebbe stata una sorta di avvertimento, della serie: “Non lo fare più“. E poi il barista sarebbe stato riaccompagnato fino a casa.
Dai carabinieri il barista ci è andato praticamente subito a denunciare l’accaduto, infatti già poco prima delle 9 di ieri mattina i militari erano in via Migliori a fare i rilievi sulla Panda del 40enne, lasciata con la porta anteriore sinistra danneggiata, con il finestrino abbassato nonostante il maltempo ed una botta lato guida sportello posteriore.
Come mai la macchina è stata lasciata in quello stato? C’è stata qualche colluttazione?
Secondo il 40enne, subito dopo i fatti, il barista con il padre ed il fratello dopo la mezzanotte si sarebbero presentati a casa sua per chiarire e lo avrebbero aggredito e ferito, e nella colluttazione ci sarebbe andata di mezzo anche l’auto.
Dalla parte opposta invece hanno lasciato intendere di non essersi mai recati in via Migliori per questo chiarimento, ma solo a fare denuncia.
I dubbi restano proprio per via delle condizioni dell’auto, lasciata comunque in un posto non vicinissimo a casa e in quello stato.
C’è stata una colluttazione? Oppure è stata una montatura per lasciare intendere che erano venuti sotto a casa a vendicarsi?
Dopo la denuncia del ragazzo, i carabinieri avrebbero anche perquisito casa per vedere se il 40enne fosse munito di pistola, operazione che ha dato esito negativo.
Il barista ha raccontato di aver avuto paura che l’altro fosse armato, ma non ha potuto appurare se avesse una rivoltella.
Resta l’amarezza per un episodio da censurare, se vuoi chiarire una vicenda, lo potevi fare anche sotto casa del barista, una zona tranquilla, perché dirigersi verso un luogo ameno a quell’ora durante il coprifuoco? Non è da escludere comunque anche il ricorso a delle immagini di telecamere di alcuni negozi.
Quello della Fiat Panda, ha riferito che per questa vicenda ha dato mandato ad un suo legale per essere rappresentato nell’eventuale procedimento.
Lo stesso ci tiene a specificare che :
1) non ho sequestrato nessuna persona e nessuna persona ho mai aggredito;
2) il cronista non ha reale contezza della mia reale implicazione nella vicenda in questione;
3) in data 8.03.2021 alle ore 23.00 circa sono stato vittima di aggressione da parte di più persone (di cui una armata di pistola) riportando lesioni personali debitamente certificate;
4) sono stato vittima di un grave danneggiamento all’autovettura in mio possesso durante l’aggressione subita;
5) non possiedo e non ho mai posseduto armi e non danneggio volontariamente la mia autovettura;
6) nessuna perquisizione domiciliare volta alla ricerca di armi è mai stata effettuata presso la mia abitazione;
7) non ho mai messo in discussione la buona fede, la morale e i buoni principi di mia moglie nonché della madre dei miei figli;
Questo quanto ha dichiarato il 40enne, è naturalmente la sua versione dei fatti.
IL PRIMO LANCIO DI STAMANI
Santa Maria a Vico. Sequestra barista perché è convinto che abbia una relazione con la moglie. I carabinieri della stazione di Santa Maria a Vico stanno indagando su uno strano e concitato episodio avvenuto nella serata di lunedì e conclusosi in via Migliori.
Un 40enne del posto, appartenente ad una famiglia conosciuta, nipote di un noto politico, tormentato dalla gelosia, ha chiesto spiegazioni ad un 30enne che di professione fa il barista in un noto punto di ritrovo della città.
Con una scusa lo ha fatto salire a bordo di una Fiat Panda e lo ha cominciato a tempestare di domande.
Il barista ha negato: “Ma che cosa stai dicendo? Non ho nessuna relazione con tua moglie”.
La cosa ha poi preso una brutta piega e ad una precisa richiesta di farlo scendere il 40enne si è rifiutato di fermarsi, era completamente in escandescenza.
Non è quindi da escludere una colluttazione all’interno dell’abitacolo, con il barista che è riuscito a scendere probabilmente con l’auto ancora in marcia.
Ieri mattina i carabinieri stavano visionando proprio questa Panda seminuova, lasciata aperta in via Migliori, con uno sportello ammaccato su un lato ed in balia delle intemperie.
Si sta cercando di ricostruire l’accaduto, di sicuro è stato ascoltato proprio il barista, non è quindi da escludere che abbia sporto denuncia.
Toccherà quindi ai carabinieri ricostruire come sono andate le cose.