Mamme No Dad ko in tribunale, Tar conserva ordinanza De Luca: “Scuole chiuse”

 

REGIONALE. “Il Tar Campania ha respinto non i ricorsi ma le istanze di misure provvisorie ed urgenti anteriori alla causa del Codacons e dei genitori di figli che frequentano tutti i livelli scolastici dal nido alle superiori, tale sospensione non pregiudica il ricorso che sara’ comunque proposto nei termini con misura cautelare”. Lo ha dichiarato in una nota il vicesegretario nazionale del Codacons Matteo Marchetti.

Il parere

“L’orientamento del Tar in generale e’ un orientamento che si fonda sulla valutazione dell’adeguata motivazione e istruttoria del provvedimento amministrativo impugnato. In questa materia vengono in considerazione due interessi fondamentali: l’interesse della generalita’ dei cittadini alla salute e il diritto all’istruzione”. Cosi’ Leonardo Pasanisi, presidente della sezione del Tar di Salerno, ha risposto a chi gli chiedeva delle varie pronunce dei tribunali amministrativi sui ricorsi relativi alla chiusura delle scuole in questo periodo di emergenza sanitaria.
“Come l’Amministrazione cosi’ anche il Tar deve operare un bilanciamento tra i due diritti, entrambi costituzionalmente tutelati. Questo bilanciamento si attua essenzialmente sulla base di un principio che viene definito in giurisprudenza come il principio di precauzione. Bisogna adottare delle misure cautelative nell’interesse di entrambi i diritti, pero’ il principio di precauzione deve avere un proprio fondamento nell’evidenza scientifica, cioe’ nei dati scientifici”. Pasanisi ha spiegato che “principio di precauzione non significa una aprioristica affermazione di negazione di un diritto a favore dell’altro”. Ma che “questa negazione, quindi questo bilanciamento, deve avvenire sempre sulla base dei dati scientifici. Per questo il riferimento ai dati sanitari della competente Asl nell’ambito territoriale di riferimento sono fondamentali”.
Ed e’ per questo “che in alcuni casi ci sono stati accoglimenti e in altri casi reiezioni. Questo e’ avvenuto sia in altri Tar che presso il Tar Campania essenzialmente per questo motivo. Perche’ in alcuni casi i provvedimenti amministrativi impugnati non erano adeguatamente motivati o istruiti sul piano probatorio con riferimento a queste specificita’ del contesto territoriale. In altri casi i provvedimenti amministrativi hanno colto quelle che erano le criticita’ iniziali. Questo sulla base soprattutto delle valutazioni operate in sede giurisdizionale dai giudici amministrativi e quindi hanno adeguatamente motivato ed istruito i loro provvedimenti”.
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