Nessuna proroga, medico di famiglia va in pensione. La commovente lettera agli assistiti: Volevo restare

Macerata Campania. Il dottore Pasquale Nacca, medico di famiglia con studio in via Gobetti ed ex assessore del Comune, ha annunciato con un’accorata lettera di essere andato in pensione. Si rivolge ai suoi assistiti e si duole di doverli lasciare in questo particolare periodo, avrebbe volentieri continuato, ma la legge dello Stato non l’ha aiutato.

 

Carissimi assistiti, con grande tristezza e con grande dispiacere vi comunico che per raggiunto limite di età il vostro medico è stato messo in pensione quindi ci sarà il rapporto di medico di famiglia con i suoi assistiti.

 

Purtroppo c’è una legge che per certi versi, è infame ed assurda fatta da istituzioni sorde a recepire la centralità assistenziale territoriale di una figura qual è quella del medico di famiglia.

Una figura rilevante non solo a prevenire e curare lo stato di malattia ma anche quella di intercettare un disagio sociale, umano oltre che di sofferenza, di solitudine e di solidarietà che le istituzioni purtroppo talvolta non recepiscono.

 

Carissimi assistiti è vero che esiste un motto che recita dura lex sed lex, ma chi fa una legge ne può farne anche un’altra specie in questo momento così critico per la pandemia in cui è fondamentale il ruolo del medico di famiglia.

 

Purtroppo speravo tanto che avvenisse in tempo questa proroga volontaria per qualche anno in questa fase così delicata; ma purtroppo non c’è stata risposta positiva delle nostre istituzioni.

Bastava un emendamento… (e quanti ne hanno fatti) ministeriale, regionale. Carissimi assistiti per me e penso anche per voi è un momento triste perché si era creato un rapporto di disponibilità sociale umano e permettetemi di professionalità. Grazie per la solidarietà che in questi giorni mi avete manifestato un caro saluto e un abbraccio 

dottor Pasquale nacca

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