Il primo Dcpm di Draghi: parrucchieri, ristoranti, cinema, palestre. ECCO TUTTE LE REGOLE

 

NAZIONALE. Iniziano a circolare le prime indiscrezioni sul nuovo dpcm, il primo per il governo Draghi. Nelle zone rosse dovrebbero chiudere anche barbieri e parrucchieri. È questa una delle novità contenuta nella bozza del nuovo decreto che il governo ha inviato alle Regioni.

 

Bar e attività di ristorazione

«Le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie) – si legge nella bozza del decreto – sono consentite dalle ore 5 fino alle ore 18. Il consumo al tavolo è consentito per un massimo di quattro persone per tavolo, salvo che siano tutti conviventi. Dopo le ore 18 è vietato il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici e aperti al pubblico. Resta consentita senza limiti di orario la ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive limitatamente ai propri clienti, che siano ivi alloggiati. Resta sempre consentita la ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico-sanitarie sia per l’attività di confezionamento che di trasporto, nonché fino alle ore 22 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze».

Teatri e cinema

A decorrere dal 27 marzo, come annunciato oggi dal ministro Franceschini, gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e in altri spazi anche all’aperto sono svolti con posti a sedere preassegnati e distanziati e a condizione che sia comunque assicurato il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro sia per il personale, sia per gli spettatori che non siano abitualmente conviventi. Le attività potranno svolgersi a condizione che siano approvati nuovi protocolli o linee guida idonei a prevenire o ridurre il rischio di contagio nel settore di riferimento, approvati dal Ministero dei beni e delle attività culturali e validati dal Comitato tecnico-scientifico, che indichino anche il numero massimo di spettatori per spettacoli all’aperto e di spettatori per spettacoli in luoghi chiusi, per ogni singola sala. Restano sospesi gli eventi che implichino assembramenti in spazi chiusi o all’aperto quando non è possibile assicurare il rispetto delle condizioni di cui alla presente lettera. Accesso ai musei su prenotazione anche nel weekend.

Palestre e piscine

«Sono sospese le attività di palestre, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali. Ferma restando la sospensione delle attività di piscine e palestre, l’attività sportiva di base e l’attività motoria in genere svolte all’aperto presso centri e circoli sportivi, pubblici e privati, sono consentite nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento».

Discoteche chiuse anche in zona bianca

Fiere, congressi e discoteche restano chiuse anche in zona bianca. «Restano sospesi gli eventi – si legge nella bozza – che implichino assembramenti in spazi chiusi o all’aperto, comprese le manifestazioni fieristiche e i congressi nonché le attività che abbiano luogo in sale da ballo e discoteche e locali assimilati, all’aperto o al chiuso».

Sale scommesse

«Sono sospese le attività di sale giochi, sale scommesse, sale bingo e casinò, anche se svolte all’interno di locali adibiti ad attività differente». Lo specifica la bozza del Dcpm con le nuove norme anti Covid. «Sono sospese le attività dei parchi tematici e di divertimento. È consentito l’accesso di bambini e ragazzi a luoghi destinati allo svolgimento di attività ludiche, ricreative ed educative, anche non formali, al chiuso o all’aria aperta, con l’ausilio di operatori cui affidarli in custodia e con obbligo di adottare appositi protocolli di sicurezza predisposti in conformità alle linee guida del Dipartimento per le politiche della famiglia di cui all’allegato 8».

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