CASTEL VOLTURNO. Il Gup del al tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha ammesso il Comune di Castel Volturno e l’Asl di Caserta come parti civili nell’udienza preliminare nei confronti di 36 persone imputate a vario titolo di corruzione, falso, indebita induzione, in relazione ai lavori di ampliamento del “Pineta Grande Hospital” di Castel Volturno.
Un procedimento importante quello nato dall’indagine della Procura di Santa Maria Capua Vetere, visto che sono imputati imprenditori di primo piano nel panorama sanitario campano, come Vincenzo Schiavone, proprietario della clinica “Pineta Grande” di Castel Volturno e di altre cliniche sparse per la regione, e funzionari della Regione Campania tuttora in carica, come Antonio Postiglione (dirigente del settore sanita’), Antonio Podda e Arturo Romano.
Il Giudice per l’udienza preliminare Alessandra Grammatica dovra’ decidere se rinviare a giudizio i 36 imputati, come richiesto dalla Procura guidata da Maria Antonietta Troncone; tra gli imputati anche il presidente di Aiop Campania (Associazione Italiana Ospedalita’ Privata) Sergio Crispino, l’ex sindaco di Castel Volturno Dimitri Russo con parte della sua giunta e alcuni ex consiglieri comunali, l’ex direttore generale dell’Asl di Caserta Mario De Biasio con cinque dipendenti, l’ex Sovrintendente di Caserta e Benevento Salvatore Buonomo e il funzionario Giuseppe Schiavone. Nelle prossime udienze, in programma l’11 e il 15 marzo, saranno ascoltati gran parte degli imputati, come richiesto dai difensori; piu’ avanti, in un’apposita udienza, verra’ invece sentito la figura chiave del procedimento, l’imprenditore Vincenzo Schiavone. Nel collegio difensivo compaiono, tra gli altri, gli avvocati Giuseppe Stellato, Claudio Sgambato e Felice Belluomo.